Francesco Nuti è morto: l'attore, malato da tempo, aveva 68 anni

Arriva, dal suo ufficio stampa, la notizia della scomparsa anche di Francesco Nuti, l'attore e regista nato il 17 maggio del 1955 a Firenze

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Nel giorno della morte di Silvio Berlusconi arriva la notizia della scomparsa anche di Francesco Nuti, l'attore e regista nato il 17 maggio del 1955 a Firenze.

A renderlo noto, l'ufficio stampa dell'artista con la nota che potete leggere qua sotto:

Cinema, è morto l'attore Francesco Nuti

Roma, 12 giugno 2023 - E' morto stamani a Roma l'attore Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo rende noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l'attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.
La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore.

La famiglia chiede che sia rispettato il momento di grande dolore e per questo motivo non intendono rilasciare dichiarazioni.

Come ricorda Wikipedia:

Muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo - seppur amatorialmente - quando è ancora studente, portando in scena diversi monologhi scritti di suo pugno e proseguendo con una certa assiduità anche dopo essere stato assunto come operaio presso un'impresa tessile di Prato.[4] Sul finire degli anni settanta, diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi - gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci - in sostituzione di Antonio Catalano, il quale era già entrato nel gruppo come sostituto di Franco Di Francescantonio, a sua volta sostituto dell'originario componente del trio Paolo Nativi. In quegli anni, i Giancattivi partecipano a trasmissioni di grande successo, come la radiofonica Black Out e la televisiva Non stop. Il trio, dietro la regia dello stesso Benvenuti, compie poi il suo esordio cinematografico nel 1981, con il film Ad ovest di Paperino, che ripropone parte del repertorio storico del gruppo.

Nel 1982, abbandona il trio, che di lì a tre anni si scioglierà definitivamente, ed inizia una carriera cinematografica "solista", prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c'è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli conferiscono una certa notorietà, in particolar modo il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d'argento come migliore attore protagonista.

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