Fran Drescher si scaglia contro l'intelligenza artificiale, oggi l'incontro tra sceneggiatori e studios

Oggi il sindacato degli sceneggiatori e i produttori tornano a incontrarsi dopo quasi tre mesi, intanto continuano gli scioperi

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Si terrà oggi il primo incontro tra l'associazione dei produttori AMPTP e il sindacato degli sceneggiatori WGA dall'inizio dello sciopero, ormai quasi 100 giorni fa: si tratta di una prima riunione che dovrebbe condurre alla riapertura delle trattative e, si spera, alla fine dello sciopero. Voci insistenti dicono che secondo gli studios è arrivato il momento di trovare compromessi e chiudere la vertenza: siglare il contratto prima con gli sceneggiatori e poi dedicarsi a quello degli attori permetterà, nel frattempo, di ritornare al lavoro sugli script, in vista del periodo autunnale.

Ma in attesa che si torni al tavolo, i sindacati continuano ad attaccare pesantemente gli studios.

Botta e risposta tra sceneggiatori e produttori

In particolare, alla vigilia dell'incontro il comitato negoziale della WGA ha diramato un comunicato raffreddando gli animi e anticipando che potrebbe semplicemente trattarsi di una strategia dell'AMPTP:

Ecco cosa è successo nel 2007/08: Dopo che le negoziazioni si interruppero il 31 ottobre causando lo sciopero, ripresero alla fine di novembre solo per interrompersi una seconda volta a dicembre mentre lo sciopero continuava. Perché? Perché quando gli studios tornarono al tavolo delle trattative non erano seri riguardo alle proposte della WGA. Chiamarono i leader del sindacato "scollegati dalla realtà". Condussero una campagna implacabile attraverso i media e simili per diffondere disinformazione.

Non vogliamo pregiudicare ciò che avverrà. Ma queste strategie difficilmente muoiono. Finora, gli studios hanno sprecato mesi continuando sulla stessa strategia fallimentare. Hanno tentato, più e più volte, attraverso spifferate anonime nei media, di usare tattiche spaventose, diffondendo voci e bugie per indebolire la nostra determinazione. Articolo dopo articolo, si perpetua il mito che lo sciopero non abbia alcun impatto perché i servizi di streaming hanno un catalogo e alcuni progetti ancora in cantiere. Gli esperti che citano i dirigenti degli studios affermano che lo sciopero è vantaggioso per le compagnie dal punto di vista finanziario e che saranno felici di protrarlo fino al 2024 per poter scaricare le perdite.

Questa è una disinformazione calcolata riguardo al vero impatto degli scioperi in corso. Abbiamo bloccato la produzione. Gli scrittori e attori sindacalizzati sono così essenziali in questa industria che le compagnie non possono neanche tentare di lavorare senza di noi. Non è una strategia commerciale valida per queste compagnie chiudere la loro attività per tre mesi e continuare a farlo, non importa quanto si sforzino di fingere il contrario.

[...] Di conseguenza, sfidiamo gli studios e l'AMPTP a presentarsi all'incontro che hanno fissato per questo venerdì con un nuovo approccio: siate disposti a fare un accordo equo e iniziate a riparare i danni che i vostri scioperi e le vostre pratiche aziendali hanno causato ai lavoratori di questa industria.

La risposta dell'AMPTP non si è fatta attendere:

L'incontro di domani con la WGA ci servirà a capire se abbiamo davanti a noi qualcuno che sia realmente disposto a trattare. La retorica del comitato della WGA è spiacevole. Questo sciopero ha colpito negativamente migliaia di persone in quest'industria, e lo prendiamo molto seriamente. Il nostro unico obiettivo è far tornare le persone al lavoro.

Fran Drescher: l'uso improprio dell'intelligenza artificiale è un cocktail letale

In particolare, la presidente della SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) Fran Drescher si è scagliata ancora una volta contro l'utilizzo non regolato dell'intelligenza artificiale nella produzione degli audiovisivi, un tema centrale nella discussione del nuovo contratto degli attori e degli sceneggiatori:

Quando si combinano Wall Street, l'avidità, la tecnologia e ragazzini geniali che non mi sembra emanino una grande empatia, si ottiene un cocktail letale, a mio avviso. Non voglio dover bere di nuovo quel veleno. Quindi dobbiamo costruire delle barricate. E tutti quanti devono capire che abbiamo a che fare con della dinamite: va maneggiata con cura, con delle regole di sicurezza, includendo moltissima comunicazione con gli artisti, i quali devono dare il consenso e ricevere lauti compensi.

Compenso e consenso. È il nome del gioco. Non c'è spazio di manovra intorno a quello. Bisogna ottenere il consenso e bisogna dare un compenso, punto. Altrimenti, cosa stiamo dando via? La nostra attività, le nostre fattezze, i nostri gesti, la nostra recitazione, le nostre voci... È ciò che vendiamo. È ciò che siamo. Vogliono cercare di replicare tutto questo con l'intelligenza artificiale. Tutti guardano serie tv e film distopici, ma è la realtà che i membri del nostro sindacato stanno vivendo ora.

Non è un modo per toglierci lo stipendio, non è un modo per deumanizzare quest'industria, ma potrebbe diventarlo se non facciamo attenzione: abbiamo a che fare con persone che non pensano, persone a cui non interessa nulla se non la loro sete di denaro.

Drescher ha parlato durante un podcast registrato il 31 luglio assieme a Duncan Crabtree-Ireland, che ha aggiunto:

Le carriere degli attori sono giustamente minacciate dall'utilizzo sfrenato dell'intelligenza artificiale. E noi abbiamo fatto delle proposte assolutamente ragionevoli, perché vengano messi dei limiti. Concetti base come il consenso informato. Dovresti avere la possibilità di sapere come una replica digitale di te stesso verrà utilizzata, e di dare il consenso o meno al suo utilizzo. E bisogna ricevere un compenso adeguato.

La solidarietà delle star

Nel frattempo, la SAG-AFTRA Foundation ha lanciato un appello per creare un fondo a sostegno dei membri del sindacato che stanno soffrendo economicamente a causa dello sciopero, e la risposta è stata notevole. Il sindacato degli attori è composto da ben 160 mila membri, la maggior parte dei quali non è una superstar di Hollywood. Qualche giorno fa The Rock ha fatto una donazione storica alla fondazione, e mercoledì è stato riferito che nel corso di tre settimane sono stati raccolti ben più dei 15 milioni di dollari inizialmente richiesti. Tra le star che hanno donato un milione figurano:

  • George e Amal Clooney

  • Luciana e Matt Damon

  • Leonardo DiCaprio

  • Hugh Jackman e Deborra-lee Furness

  • Dwayne Johnson

  • Nicole Kidman

  • Jennifer Lopez e Ben Affleck

  • Ryan Reynolds e Blake Lively

  • Julia Roberts

  • Arnold Schwarzenegger

  • Meryl Streep

  • Oprah Winfrey

In particolare, Meryl Streep ha rilasciato una dichiarazione:

Ricordo i miei giorni da cameriera, addetta alle pulizie, dattilografa, ci fu un periodo in cui prendevo la disoccupazione. Durante questo sciopero ho la fortuna di poter sostenere coloro che lottano per sostenersi contro Golia in una lunga vertenza. Rimarremo uniti contro queste potenti corporation che vogliono togliere la dignità umana e persino l'umanità stessa dalla nostra professione. Sono orgogliosa dei miei colleghi attori che hanno fatto delle offerte al Programma di Assistenza Finanziaria di Emergenza.

Grazie al sostegno di questi donatori, la fondazione inizierà a fornire "aiuto e speranza alle migliaia di attori a cottimo che stanno affrontando difficoltà economiche incredibili". La fondazione spiega di aver ricevuto oltre 400 richieste di aiuto solo nell'ultima settimana: "Il nostro obiettivo è fare in modo che gli attori in difficoltà non perdano la casa, possano permettersi i beni di prima necessità, acquistare cibo per le loro famiglie, medicinali, pagare spese mediche e altro".

Vi terremo aggiornati!

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