Fortunato Cerlino in Inferno!

Fortunato Cerlino (Gomorra, Hannibal) è entrato nel cast di Inferno di Ron Howard, le cui riprese sono in corso a Firenze

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi
Ci giunge notizia dal set di Inferno a Firenze che l'italiano Fortunato Cerlino è entrato nel cast del film di Ron Howard tratto dal romanzo di Dan Brown.

L'attore, visto in Gomorra (è Pietro Savastano) e presto nella terza stagione di Hannibal, è stato fotografato da Xavier Laurent assieme a Omar Sy sul set del film: non è chiaro chi interpreterà, ma dovrebbe essere un personaggio coinvolto con un museo.

[UPDATE] Ci è stato comunicato che la sua parte è quella di capo dells sicurezza di Palazzo Vecchio

With #fortunatocerlino (Gomorra) and #omarsy You rock guys!

Una foto pubblicata da Xavier Laurent (@xavierlaurentbert) in data: 5 Mag 2015 alle ore 09:15 PDT


Oltre a Tom Hanks nei panni di Robert Langdon, vi saranno anche Felicity Jones (nei panni della Dottoressa Sienna Brooks), Sidse Babett Knudsen (nei panni della Dottoressa Elizabeth Sinskey), Omar Sy (in quelli di Christopher Bruder), Irrfan Khan (nei panni di Harry Sims). Il villain dovrebbe essere interpretato da Ben Foster.

Scritto da David Koepp e prodotto da Ron Howard e Brian Grazer, il film uscirà il 14 ottobre 2016.

A seguire, la sinossi del romanzo:

Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

Continua a leggere su BadTaste