Forrest Gump: la guerra interna della Paramount con Robert Zemeckis e Tom Hanks per fare il film
Forrest Gump richiese uno sforzo produttivo incredibile. In molti ci credevano, ma non tutti volevano rischiare per la visione di Zemeckis
Tutto inizia dal libro di Winston Groom, diverso per certi versi dalla storia che si vedrà poi al cinema. La produttrice Wendy Finerman voleva acquistarne i diritti cinematografici, ma si ritrovò in un braccio di ferro con la Warner. La major era interessata alla storia; dopo qualche giorno di contrattazione le due parti finirono per trovare un accordo e una sinergia produttiva. Ma la prima sceneggiatura di Forrest Gump scritta proprio da Groom finì nel dimenticatoio.
Leggi: Ecco il collegamento fra Forrest Gump e il Processo ai Chicago 7 che potreste non aver notato
Leggi: La prova del tempo: 1994, il trionfo di Forrest Gump e Il re leone
Sembrò arenarsi fino a che Jones non passò alla Paramount, credendo nella storia, ne acquistò i diritti dal suo vecchio studio.
La Paramount arrivò a controllare da vicino il set di Forrest Gump mandando persone a sorvegliare i lavori e ad attuare pratiche di contenimento del budget. Il perfezionismo di Zemeckis rischiava infatti di costare troppo, come nel caso delle gambe “tagliate” di Gary Sinise nei panni del Tenente Dan Taylor rimosse digitalmente. Un effetto rischioso e costosissimo per il 1994.
La scena della corsa di Forrest Gump per tutta l’America doveva aprire il film a una dimensione di grande storia made in U.S.A. Raggiungere le location era però troppo costoso per un momento narrativo non ritenuto così necessario dai finanziatori. La girarono quindi in totale segreto e la mostrarono allo studio quando mancava poco ad essere completata. Non faticò a trovare l’approvazione della produzione per essere completata, vista la sua forza emotiva. Per poco rischiò però di non esistere.
Forrest Gump fu salvato dal diretto interesse del regista Robert Zemeckis e di Tom Hanks i quali, credendo nella storia, investirono di tasca propria i soldi a supporto della produzione. Lo fecero come reazione alle minacce di interrompere la lavorazione del film da parte di Sherry Lansing.
I due avevano rinunciato a una parte del loro stipendio in cambio di una maggiore percentuale sugli incassi del film. Una mossa vincente dato che Forrest Gump fu un incredibile successo economico fruttando più di 40 milioni di dollari a tutti quelli che presero parte nella produzione.
Non fu però semplice portare su schermo la storia di Forrest Gump, per via delle continue tensioni tra la Paramount e Zemeckis, segno di una sfiducia che frustrò molto il regista. Effettivamente però il profilo della pellicola era piuttosto rischioso e l’abbondanza di effetti visivi (tra cui una storica stretta di mano con Kennedy) lo facevano sembrare un blockbuster fatto con i mezzi di una commedia. Il botteghino e gli Oscar vinti diedero ragione al regista.
Fonte: Netflix