For Honor, la prova della beta - Hands-on

Abbiamo provato la beta di For Honor, eccone le nostre impressioni

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L’arte della spada è una costante del gaming ma pochissimi titoli hanno svelato gli intimi segreti delle armi bianche. Spesso al giocatore è demandato solo il corretto tempismo negli attacchi e nelle parate mentre tutto il resto - la posizione della lama, la distanza e i movimenti - si riduce ad animazioni più o meno dettagliate. For Honor, di cui abbiamo provato la beta e in arrivo fra un paio di settimane su Xbox One, PlayStation 4 e PC, cerca di ribaltare questo paradigma.

Il nuovo gioco Ubisoft si concentra molto di più sulla spada che sul guerriero, proponendo un sistema di controllo che concede pochissimo alla frenesia e, anzi, pretende molta pazienza. Una volta selezionata la propria fazione (ce ne sono tre, vichinghi, cavalieri e samurai, ognuna con caratteristiche e abilità leggermente diverse) saremo introdotti a un breve tutorial e, prima di finire nell’arena online, dovremo sconfiggere un antagonista guidato dall’IA. All’inizio, pure per chi scrive, la tentazione di buttarsi a capofitto nella mischia usando l’antica arte del button smashing è quasi irresistibile, ma For Honor punisce immediatamente e senza pietà.

[caption id="attachment_167969" align="aligncenter" width="600"]For Honor screenshot For Honor - screenshot[/caption]

Attaccare a testa bassa, magari senza aver capito benissimo come funziona il sistema di coperture demandato allo stick analogico secondario, risulta sempre e solo in sonore sconfitte. Nonostante le apparenze e il marketing, il nuovo gioco Ubisoft è fatto di attese, tensione e nervi saldi: spesso i duelli non sono vinti dallo spadaccino che mette a segno più colpi ma da quello che, senza cedere nella frenesia, aspetta il momento opportuno, una distrazione, un piccolo errore che per un attimo scopre la guardia. In questo senso For Honor non ha molta pietà per i novellini, le prime partite sono una sequela di morti molto poco onorevoli o gloriose.

"Quello che emerge dalla beta che abbiamo avuto la possibilità di provare è un gioco più profondo di quello che ci si aspetterebbe, che richiederà una certa esperienza per essere dominato appieno"

Sul fronte più prettamente ludico il gioco offre le classiche modalità di tutti i titoli online moderni, ovviamente declinandoli in un mondo senza polvere da sparo ma con tantissimo acciaio: abbiamo le zone da conquistare, un tutti contro tutti a squadre da quattro contro quattro e una variante forse più tecnica in cui possiamo sfidarci in veri e propri duelli in singolar tenzone. Quello che emerge dalla beta che abbiamo avuto la possibilità di provare è un gioco più profondo di quello che ci si aspetterebbe, che richiederà una certa esperienza per essere dominato appieno. La sua dipendenza pressoché totale dalla community online però, lo rende suscettibile del supporto che i giocatori e Ubisoft garantiranno nei prossimi mesi, se non addirittura anni. Appassionati poco motivati o sviluppatori incapaci di offrire nuovi contenuti, sfide e opzioni potrebbero rendere For Honor il classico fuoco di paglia, pieno di buone idee ma privo delle gambe necessarie per sopravvivere nell’affolatissima arena dei giochi competitivi online.

[caption id="attachment_167968" align="aligncenter" width="600"]For Honor screenshot For Honor - screenshot[/caption]

Per ora le fondamenta sembrano esserci e, addirittura, paiono più solide del previsto: For Honor forse non sarà mai un titolo supermainstream, richiede troppo impegno e non è godibile immediatamente, ma, se ben sostenuto, potrebbe costruirsi una nicchia tutt’altro che disprezzabile. Infine, ancora una volta, va apprezzato il tentativo di Ubisoft che, anziché battere le solite strade, sta provando a proporre un gioco così poco canonico. For Honor arriverà nei negozi in pochissimi giorni e, ovviamente, qui su BadGames troverete una recensione completa e approfondita. Per ora la stoffa sembra esserci, vedremo il risultato finale.

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