Focus Indie - You Are Not The Hero e Emerald
Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie
You Are Not The Hero
Prima cosa: non si prende il controllo del solito party di guerrieri. No, si vedono le vicende del gioco dagli occhi di Petula Fardecen, ragazza non particolarmente bella, non particolarmente intelligente, non particolarmente tutto, che si ritroverà coinvolta, suo malgrado, nelle scorribande di un gruppo di presunti eroi. Questi infatti, ben consci invece delle storture del genere ruolistico, hanno preso il suo villaggio come un magazzino, e si sono impossessati di tutto, compreso un ciondolo molto caro alla ragazza: ecco quindi che l'epica storia di cappe e spade si fa niente più che il tentativo da parte di Petula di riappropriarsi di ciò che è legittimamente suo.
Lo sviluppo del titolo è già stato finanziato, ma mancano ancora molti giorni alla fine della campagna su Kickstarter, pertanto se volete che grazie al vostro contributo gli sviluppatori vi aggiungano ulteriori contenuti non dovete far altro che andare su questa pagina.
Emerald
Emerald è il progetto solitario di Nick Yonge, che su Kickstarter ha chiesto e ottenuto la cifra necessaria a sviluppare il gioco. A dire il vero ha raccolto praticamente il doppio dei 5.800$ necessari, pertanto ha anche raggiunto tutti gli stretch goal previsti per il suo titolo, un action adventure dalla forte componente esplorativa ambientato su una navicella spaziale.
La Nave è in totale disarmo, danneggiata da non si sa cosa, ed il giocatore si trova a controllare un esploratore spaziale, che ha il compito di ripararla. Dovrà attraversare quindi cunicoli labirintici e stanze oscure, in totale assenza di gravità, quindi le sue possibilità di movimento saranno molteplici. La Nave è divisa in sistemi, e la riattivazione di alcuni di essi, piuttosto che di altri, potrà segnare il confine tra la morte e la sopravvivenza: mano a mano che rimetteremo in sesto il vascello, però, un mistero inizierà a farsi strada. S'inizia che già si è sulla Nave, e si pensa di sapere il perché, ma i pezzi di storia che vengono fuori, e che vengono decifrati dal giocatore, dicono qualcos'altro, qualcosa in più di ben differente dalla realtà che crediamo di conoscere.
Oltre che sulla componente strettamente ludica quindi l'esperienza di gioco farà affidamento su una storia piena di aspetti oscuri, che il giocatore dovrà tentare di mettere insieme e dei quali forse non avremo mai una totale conoscenza. Emerald s'inserisce nel filone dei titoli d'atmosfera, unendovi le sensazioni uniche dello sci-fi, e non vediamo l'ora di avere di fronte il risultato. Il titolo colpisce infatti anche per la sua peculiare veste grafica, assolutamente minimalista, e che ben si adatta alle atmosfere di solitudine e malinconia che vuole veicolare: per vedere se ci riuscirà o meno, dovremo aspettare il prossimo febbraio.