Focus Indie - Yatagarasu Attack on Cataclysm e The Legend of Iya

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Yatagarasu Attack on Cataclysm

Yatagarasu è un picchiaduro a incontri uscito due anni fa, solo per PC, in Giappone. Dietro lo sviluppo del titolo, c'erano tre ex SNK, l'azienda della serie The King of Fighters, pertanto il titolo portava in sé tutta la loro perizia e la loro conoscenza della struttura di gioco del genere, declinata secondo canoni tecnici e poco arcade. Il gioco, oltre che per il suo impianto di gioco, si faceva notare la sua ottima direzione artistica, certamente affine a quella della serie d'ispirazione, ma comunque dotata di una sua identità.

Adesso, i tre sviluppatori hanno deciso di fare un altro passo in avanti, realizzando un nuovo titolo, più un completamento di quanto avevano voluto realizzare con Yatagarasu che un vero e proprio seguito, e per farlo stanno utilizzando la piattaforma di finanziamento collettivo Indiegogo. Yatagarasu Attack on Cataclysm, questo il nome della nuova versione del gioco, mira ad ampliare l'esperienza di gioco del titolo precedente, aggiungendo nuovi personaggi e stage, bilanciando ulteriormente quelli già presenti ed arricchendo il gioco di tutti quegli elementi che precedentemente non erano stati inclusi, come la localizzazione in inglese ed il doppiaggio: indipendentemente dal risultato della campagna di finanziamento, andranno avanti con il loro progetto, ma ovviamente la velocità con la quale verrà portato avanti sarà proporzionale rispetto alle risorse economiche a loro disposizione.

Il titolo originale aveva un sistema di controllo basato su sei tasti, quattro per gli attacchi e due per le parate, una bassa ed una alta, concedendosi ad un tecnicismo raffinato ma non estremo, sistema che verrà solo affinato; le maggiori aggiunte saranno quelle sul roster, che lo amplieranno da otto a quattordici combattenti, tutti con il loro stile. Artisticamente e graficamente il titolo impressiona, per qualità nel disegno degli sprite ed attenzione al dettaglio, e ben porta nella modernità lo stile tipico del picchiaduro da sala anni novanta. Se volete partecipare anche voi alla raccolta fondi per il titolo, andate qui.

The Legend of Iya

The Legend of Iya è una roba grossa, di quelle che veramente ti fanno slogare la mascella dallo stupore, un atto di amore enorme nei confronti del medium videoludico. Non lo diciamo a caso: lo sviluppatore del gioco, darkfalzx, è al lavoro sul titolo da quando aveva dieci anni, da quando ha iniziato nella sua testa a creare mondi, personaggi, storie. La realizzazione finale in videogioco è quindi solo l'ultimo passo di un qualcosa iniziato decenni fa, il compimento di un desiderio e di visioni nate nella giovinezza. Un qualcosa del quale tutti vorremmo esser capaci, e che da solo il ragazzo sta per realizzare.

The Legend of Iya ha già raggiunto un terzo della somma richiesta per il suo completamento, ed ha ancora ventidue giorni per raggiungerla e superarla: ci auguriamo vivamente che ci riesca (per contribuire, cliccate qui), perché da quanto si può vedere del progetto ci sono tutte le ragioni per attendersi un titolo davvero fuori dal comune. La struttura di gioco è quella del platform action con mappa liberamente esplorabile, in una parola sola, del Metroidvania. Nei panni di Iya, una ragazzina di dodici anni, dovremo affrontare un'avventura in un mondo sconosciuto, nel quale siamo finiti non si bene per quale ragione; un mondo abitato da creature particolari, mostri, mutanti e macchine, che dovremo affrontare nel nostro peregrinare. L'obiettivo è quello di tornare a casa, e per farlo Iya può fare affidamento sui suoi pugni: la ragazza ha un moveset quasi degno di un picchiaduro, imopreziosito da animazioni sopra la norma.

Il comparto tecnico è quanto spicca di più del titolo. Il pixel regna sovrano in The Legend of Iya, sprite dettagliati ma dal gusto retrò si muovono su fondali curatissimi e spesso dotati di molteplici livelli di parallasse. Davvero si fa fatica a concepire come tutto questo possa essere il lavoro di un singolo sviluppatore, ma questo è quanto, e davvero non vediamo l'ora di poter mettere le mani sul gioco completo.

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