Focus Indie - The Flame in the Flood
L'appuntamento settimanale con Focus Indie, il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indipendente
The Flame in the Flood parte quindi da un concept estremamente intrigante, che fornisce una base originale e solida per un gameplay che viaggia a metà tra il survival ed il roguelike. Survival, perché oltre a sfuggire all'inondazione Scout deve badare ai propri bisogni primari, ovvero mangiare, costruirsi o trovare un rifugiom tenersi in forze ed in salute, fronteggiando ostacoli di ogni tipo, soffrendo la pioggia e la fame, combattendo la stanchezza; roguelike perché una volta che la natura ha la meglio, è tutto finito, Scout muore, e non c'è modo di proseguire nella propria avventura. Si torna quindi all'inizio del fiume, il solo conforto è fornito dall'avere a disposizione quanto precedentemente raccolto, perché il fido Aesop riporterà al punto di partenza lo zainetto della ragazza. E da lì via per un altro periglioso viaggio, alla ricerca della salvezza finale, attraverso ambientazioni generate in maniera semi casuale; casuale è la loro disposizione, non la loro conformazione, che invece gli sviluppatori hanno ben studiato, in maniera da offrire una sfida interessante e coerente.
Le ispirazioni provenienti da classici della letteratura, come Cuore di tenebra e Huckleberry Finn, lo stile grafico peculiare, semplice ma efficacissimo, che pare riflettere la bellezza ed allo stesso tempo la pericolosità della natura, una colonna sonora che promette di convogliare nel giocatore il senso d'immersione e le sensazioni provate da Scout (ascoltate la splendida The Flame and the Flood, di Chuck Ragan, sulla pagina Kickstarter del gioco) sono gli altri elementi che ci portano a credere che il gioco, che sarà disponibile dal prossimo luglio su PC e Xbox One, possa rappresentare uno dei titoli indipendenti di maggior qualità dell'anno.