Focus Indie - Slain!
L'appuntamento settimanale con Focus Indie, il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indipendente
L'eroe chiamato a salvare il mondo è Bathoryn, il perfetto incrocio tra Geralt di Rivia ed un metallaro capellone, dai bianchi e lunghissimi capelli , dai muscoli guizzanti, armato ed incazzato, ed ovviamente con qualche magico trucco a sua disposizione. E' compito di Bathotyn uccidere sette malvagi signori del male, ma il male è sempre previdente, ed a sette malefici corrispondono sette torri, piene di malvagi sgherri e di trappole infernali, ovvero qualunque cosa possa separare l'eroe dal trionfo. Uccidere e mutilare sembra essere la parola d'ordine, come se la vittoria fosse solo una strada da percorrere a testa bassa, tingendola di sangue e lastricandola di cadaveri, ma il cervello occorre, per superare i trabochetti, nascosti e letali, ingegnosi e spettacolari. Dovesse incapparvi, Bathoryn sarebbe ridotto a brandelli, schiacciato, affettato, sciolto, divorato, macellato, disintegrato, smembrato e tutta una serie di participi passati più o meno truculenti.
Punta fortissimo il gioco sull'atmosfera. Il team di sviluppo lo definisce gioco gotico, e ciò è visibilissimo, nei personaggi, nelle architetture, nei mostri, in un immaginario fantasy lontano dalla tradizione familiarmente medievaleggiante, vicino all'orrore, al pericolo, al disturbante; perfetto per far presente al giocatore che avrà a che fare spesso, molto spesso, con quel piccolo disturbo definibile come morte. La sua, non solo quella dei mostri che lo tormenteranno. Ed in un contesto così particolare è perfetta la scelta di una colonna sonora assolutamente heavy metal, con schitarramenti pesanti e doppi pedali, roba da fare head banging con il pad in mano.