Focus Indie - Serena

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Serena

Serena è una messa in scena claustrofobica, una scia casuale, disordinata, volitiva di indizi, con i quali comporre una storia, tramite i quali capire cosa sia successo al protagonista, alla sua amante, Serena, al loro rapporto d'amore, del quale una piccola baita tra i boschi non è solo il luogo fisico, ma anche spirituale.

S'inizia così, all'interno dell'edificio, che in nessun modo si può abbandonare, cercando di capire cosa fare, quali siano le dinamiche del gioco realizzato da Senscape. Si capisce subito che non sarà nel gameplay che troveremo il punto forte del titolo, ma nella sua narrazione incostante e scostante, che mescola ricordi, oggetti, sensazioni, cambiando spesso tono, spaesando un giocatore che ad ogni secondo pensa di star andando verso la verità, ma che in realtà è portato via, a volte brutalmente, da essa, ammesso che ve ne sia una.

Tramite un'interfaccia punta e clicca è possibile esplorare la piccola capanna di legno, analizzare oggetti, utilizzarli per ricostruirli una storia tormentata, che non possiamo assolutamente svelarvi, per non rovinarvi la sorpresa. Alla fine, la capirete a grandi linee, capirete i suoi tormenti e le sue mutazioni, fino agli elementi più sconvolgenti, drammatici, macabri, ma vi mancherà sempre qualcosa, difficilmente avrete una visione chiara di come siano andate le cose, e nel caso l'aveste, vi basterebbe andare su internet, cercare le interpretazioni di chi, come voi, ha affrontato la singola ora di gioco, per vedere spuntare fuori varie altre visioni, tutte valide. Serena, da questo punto di vista, è un Dear Esther in miniatura, nel senso che non ha l'impatto emotivo, la bellezza degli scenari e la possibilità di esplorarli del titolo di The Chinese Room, ma rispetto ad esso, potenzialmente, offre ancora più elementi di mistero. Ci si può far bastare la prima esperienza, o tentare di approfondirne ogni singolo aspetto mettendovi mano più volte, la sensazione sarà sempre quella di avere sempre uno o più pezzi del puzzle mancanti.

Anche la componente tecnica ci mette il suo per catturare il giocatore, grazie ad un impianto visivamente ottimo, perfettamente coerente con i toni della produzione. La scena è dominata da luci ed ombre, da colori via via sempre più spenti e cupi, un declino cromatico che è anche il declino dell'uomo, capirete voi in quale dimensione. Per godervi Serena, vi basterà scaricarlo, in maniera totalmente gratuita, da Steam.

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