Focus Indie - Runes: The Forgotten Path
L'appuntamento settimanale con Focus Indie, il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indipendente
Runes: The Forgotten Path non promette di mettere il giocatore nei panni di un mago, ma gli promette invece di diventarlo, tramite una varietà di sistemi di controllo che hanno un minimo comune denominatore, ovvero la gestione diretta degli incantesimi, scatenabili a seconda della posizione che si assume. Utilizzando un pad normale, gli stick analogici muoveranno direttamente le braccia dell'incantatore, utilizzando invece gli appositi controller di Sixense, dotati di sensori di movimento, sarà il giocatore stesso a disegnare in aria le rune necessarie per far sprizzare la magia dai palmi del protagonista. Per raggiungere il massimo grado di immersione, è previsto anche il supporto ad Oculus Rift, ma non sarà obbligatorio, pertanto ogni giocatore potrà scegliere la configurazione che preferisce.
Oltre al sistema di magia e di rune, Runes: The Forgotten Path vuole proporre un'esperienza di gioco profonda, che rientra nella dimensione ruolistica. Contesto e storia vanno in tal senso: il gioco è ambientato in un mondo nel quale una volta la magia era a disposizione di tutti, la regola, ma che con il passare dei secoli è progressivamente sfuggita al controllo, fino al grande Cataclisma, le cui cause sono sconosciute, ma che si è lasciato indietro un mondo distrutto. E' il teatro nel quale si muove un mago senza memoria, il protagonista, ed al suo progressivo recupero è legata la sua crescita: recuperare i propri ricordi significa ricordare rune e personaggi, situazioni, eventi, la sua storia.