Focus Indie - Monument Valley

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Monument Valley

Spesso si dice che i videogiochi siano una forma d'arte, citando a volte la loro componente artistica, altre la costruzione del loro gameplay, altre ancora l'approfondimento della storia e dei personaggi. Ora, non sappiamo se Monument Valley sarà un'opera d'arte, ma di certo prende forte ispirazione dai lavori di un artista straordinario, Maurits Cornelis Escher, noto per le sue composizioni incentrate sull'utilizzo ardito di prospettive e forme geometriche. Monument Valley è la perfetta trasposizione videoludica delle sue visioni, già da ora, se poi il titolo si rivelerà valido potremo stabilirlo solo alla sua uscita, tra qualche tempo.

I ragazzi di ustwo non sono dei novellini, avendo già sviluppato due titoli per il mercato mobile, ovvero Whale Trail e Blip Blup. Allo stesso segmento, partendo dai tablet e con l'opzione smartphone, è rivolto il loro prossimo lavoro, e c'è la possibilità che arrivi anche su PC, vista la facile sostituzione dell'interfaccia touch, attorno alla quale il gioco è in via di costruzione, con il puntatore del mouse. Monument Valley è nella sostanza un puzzle game, nel quale controlleremo la principessa Ida, spinta nella sua avventura dalla ricerca del perdono per qualcosa che non sappiamo. Dovrà attraversare livelli di concezione particolarissima, superando i trabocchetti dei Crow People, suoi ingegnosi avversari.

Proprio i livelli, ancora di più di Ida, sono i protagonisti del gioco. Colorati, pieni d'inventiva, sviluppati in ogni dimensione, ma soprattutto intricati, surreali, immaginifici, alieni da ogni concezione tradizionale degli spazi e delle prospettive. Basta vedere il trailer del gioco pubblicato recentemente per capire come la produzione si diverta a giocare con il cervello del giocatore, a stravolgerne l'impostazione, infilandolo in situazioni bizzarre, richiedendogli un ragionamento che vada al di là del pensare classico. In un puzzle game l'impostazione di regole proprie e lontane da quelle familiari è un elemento vincente, perché rivoluziona la natura stessa del gioco: se Monument Valley ci dovesse riuscire pienamente, allora ci troveremmo di fronte davvero ad un capolavoro del genere.

In attesa di provare il gioco, ci sentiamo già però di porre il titolo di ustwo tra le produzioni indipendenti più affascinanti di sempre, grazie alla sua strepitosa direzione artistica, che come detto molto deve ai lavori di Escher, ma afferma la propria identità grazie all'utilizzo di colori accesi, che valorizzano costruzioni semplici ma affascinanti, misteriose, arabeggianti, geometriche, un quadro al quale si aggiunge un delicato tocco onirico, al quale è impossibile rimanere indifferenti.

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