First Cow, Small Axe e Nomadland premiati dai critici di New York e Los Angeles

First Cow, Small Axe e la regista di Nomadland Chloé Zhao sono stati premiati dai critici delle città di Los Angeles e New York City

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Dopo i Boston Film Critics Association Awards, vinti da Nomadland, è stato il turno dei premi del New York Film Critics Circle e della Los Angeles Film Critics Association, due delle associazioni della critica più importanti e influenti d'America. Come vi spiegavamo l'altro giorno, quest'anno la corsa agli Oscar inizierà più avanti, e cioè a gennaio (la National Board of Review, vero indicatore per la stagione dei premi, si riunirà il 26 gennaio 2021, quasi due mesi dopo la sua posizione normale).

I critici di New York sono storicamente molto affidabili nel selezionare film che poi rivedremo agli Oscar: dal 1935 il vincitore del premio come miglior film del NYFCC ha sempre ottenuto almeno una nomination come miglior film, regista, attori o sceneggiatura.

A sorpresa, a vincere il premio come miglior film è First Cow di Kelly Reichardt, che potrebbe farsi strada per una nomination come miglior regista da parte dell'Academy. Premiati anche Nomadland (miglior regista Chloé Zhao) e Da 5 Bloods (Chadwick Boseman come migliore attore non protagonista). Sorprende anche il premio a Maria Bakalova come migliore attrice non protagonista in Borat: seguito di film cinema.

NYFCC: I PREMI

  • Miglior film: First Cow

  • Miglior regista: Chloé Zhao for “Nomadland”

  • Miglior attore: Delroy Lindo for “Da 5 Bloods”

  • Migliore attrice: Sidney Flanigan for “Never Rarely Sometimes Always”

  • Miglior attore non protagonista: Chadwick Boseman for “Da 5 Bloods”

  • Migliore attroce non protagonista: Maria Bakalova for “Borat Subsequent Moviefilm”

  • Miglior film d'esordio: The 40-Year-Old Version

  • Migliore sceneggiatura: Eliza Hittman for “Never Rarely Sometimes Always”

  • Miglior fotografia: Small Axe

  • Miglior film d'animazione: Wolfwalkers

  • Miglior film in lingua straniera: Bacurau

  • Miglior documentario: Time

  • Premio speciale: Spike Lee

  • Special Award: Kino Lorber, for their creation of Kino Marquee, a virtual cinema distribution service that was designed to help support movie theaters, not destroy them.

Per quanto riguarda i critici di Los Angeles, l'edizione di quest'anno rimescola le carte in tavola assegnando il premio come miglior film a Small Axe, una collezione di cinque film diretti da Steve McQueen e proposta da Amazon Prime Video, che in realtà verrà proposta da Amazon Studios ai Golden Globe e alla Screen Actors Guild come miniserie e concorrerà agli Emmy nel 2021. Chloé Zhao ha vinto anche qui il premio come miglior regista (quarta donna della storia a ottenere questo riconoscimento, e prima di origini asiatiche). A questo punto se la Zhao dovesse vincere come miglior regista ai premi della National Board of Review, sarebbe la prima donna a ottenere tutti e tre i premi della critica e il sesto regista a farlo dopo Barry Jenkins (“Moonlight”), David Fincher (“The Social Network”), Ang Lee (“Brokeback Mountain”), Curtis Hanson (“L.A. Confidential”) e Quentin Tarantino (“Pulp Fiction”), tutti nominati poi all'Oscar (solo Lee lo vinse).

LAFCC: I PREMI

  • Miglior film: “Small Axe” (Prime Video)
    Runner up: “Nomadland” (Searchlight Pictures)

  • Miglior regista: Chloé Zhao, “Nomadland” (Searchlight Pictures)
    Runner up: Steve McQueen, “Small Axe” (Prime Video)

  • Miglior attore: Chadwick Boseman, “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
    Runner up: Riz Ahmed, “Sound of Metal” (Amazon Studios)

  • Migliore attrice: Carey Mulligan, “Promising Young Woman” (Focus Features)
    Runner up: Viola Davis, “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)

  • Miglior attore non protagonista: Glynn Turman, “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)
    Runner up: Paul Raci, “Sound of Metal” (Amazon Studios)

  • Migliore attrice non protagonista: Yuh-jung Youn, “Minari” (A24)
    Runner up: Amanda Seyfried, “Mank” (Netflix)

  • Miglior film d'animazione: “Wolfwalkers” (Apple TV Plus/GKIDS)
    Runner up: “Soul” (Pixar)

  • Miglior documentario: “Time” (Amazon Studios)
    Runner up: “Collective” (Magnolia Pictures and Participant)

  • Miglior film in lingua straniera: “Beanpole” (Kino Lorber)
    Runner up: “Martin Eden” (Kino Lorber)

  • Miglior sceneggiatura: “Promising Young Woman” (Focus Features) – Emerald Fennell
    Runner up: “Never Rarely Sometimes Always” (Focus Features) – Eliza Hittman

  • Miglior fotografia: “Small Axe” (Prime Video) – Shabier Kirchner
    Runner up: “Nomadland” (Searchlight Pictures) – Joshua James Richards

  • Miglior montaggio: “The Father” (Sony Pictures Classics) – Yorgos Lamprinos
    Runner up: “Time” (Amazon Studios) – Gabriel Rhodes

  • Miglior colonna sonora: “Soul” (Pixar) – Trent Reznor, Atticus Ross
    Runner up: “Lovers Rock” (Prime Video) – Mica Levi

  • Migliori scenografie: “Mank” (Netflix) – Donald Graham Burt
    Runner up: “Beanpole” (Kino Lorber) – Sergey Ivanov

  • New Generation Prize: Radha Blank, “The Forty-Year-Old Version” (Netflix)

  • Douglas Edwards Experimental Film Award: John Gianvito’s “Her Socialist Smile”

  • Premio alla carriera: Hou Hsiao-Hsien and Harry Belafonte

  • Legacy Award: Norman Lloyd

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