Fiona Harvey, la vera Martha di Baby Reindeer, farà causa a Netflix e Richard Gadd, definisce la serie "pura finzione"

Fiona Harvey, la donna su cui sarebbe basato il personaggio di Martha in Baby Reindeer, vuole fare causa a Netflix e a Richard Gadd

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Mentre Baby Reindeer continua a rimanere in testa alla classifica delle serie più viste su Netflix, si fa avanti la donna che avrebbe ispirato il personaggio di Martha, la stalker di Richard Gadd.

Si chiama Fiona Harvey e come anticipato ha partecipato al programma YouTube di Piers Morgan, intitolato Piers Morgan Uncensored, dove ha svelato di avere intenzione di far causa a Netflix e a Gadd, promettendo che la verità svelata durante il processo.

Harvey ha affermato di non aver visto la serie ma di sapere (grazie alle descrizioni di amici e giornalisti che l'hanno contattata) che quanto viene raccontato in essa è falso, smentendo di aver mandato negli anni 41,000 email e 100 lettere a Gadd, di aver perseguitato i suoi genitori, di aver aggredito la sua ex fidanzata, di averlo molestato o di avergli lasciato messaggi nella segreteria telefonica. Inoltre ha affermato di non essere mai stata condannata per stalking:

È pura finzione, un'iperbole. [...] Non gli ho scritto quelle email. [...] Ne avrò scritte sì e no un paio. [...] Penso che se le sia scritte da solo, non ne ho idea. [...] E anche se le email fossero vere, tutto il resto è falso. [...] Ci sono solo due cose vere nella serie: lui si chiama Richard Gadd, e lavora come barman all'Hawley Arms.

La donna ha ammesso di aver conosciuto Gadd quando lo ha incontrato all'Hawley Arms pub di Camden, dove però avrebbe ordinato una limonata e non una Diet Coke, e di averlo rivisto solo cinque o sei volte. Non solo: ha ammesso di aver effettivamente soprannominato Gadd "Baby Reindeer" quando si è rasato la testa, e che effettivamente una volta lui le ha proposto di "appendere le sue tende" proprio come nella serie.

La miniserie, ricordiamo, è basata su uno spettacolo in cui Gadd racconta la vera storia di come ha cercato di farsi strada come comico, inclusa la descrizione dei sei mesi di persecuzione da parte di una stalker e gli abusi sessuali subiti da parte di uno sceneggiatore che gli faceva da mentore. Divenuta popolarissima su Netflix, la serie ha però suscitato un forte dibattito circa la possibilità che le persone in essa descritte potessero essere rintracciate. Gadd ha spiegato di aver cambiato diversi dettagli, ma a quanto pare non è bastato, perché molto rapidamente Fiona Harvey è stata identificata e rintracciata, ricevendo anche minacce di morte e telefonate da parte di estranei. La donna è scozzese come Gadd ed effettivamente ha studiato legge, inoltre in passato è stata denunciata alla polizia per stalking.

Durante l'intervista, Harvey ha definito l'intera vicenda "oscena":

Trovo questa cosa davvero oscena. La trovo orrenda, misogina. Alcune delle minacce di morte che ho ricevuto online sono veramente orrende. Le persone hanno iniziato a telefonarmi. È una cosa orribile. [...] Lui sta mentendo, e anche Netflix sta mentendo. Hanno definito la serie "basata su una storia vera", e lo ha fatto anche lui, ma non lo è. Assolutamente.

Mercoledì Netflix ha sottolineato a mezzo stampa che sebbene la serie sia basata su una vicenda vera, sono state prese tutte le precauzioni possibili per celare le vere identità delle persone coinvolte.

Nell'intervista, Harvey ha mandato anche un messaggio a Gadd:

Lasciami in pace, per favore.

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