Fight Club 3: Chuck Palahniuk e il nuovo piano di Tyler Durden
Il piano che da secoli si dipana della storia si svelerà sotto i nostri occhi in Fight Club 3
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
La redazione di Comics Beat ha avuto modo di leggere il numero #1 in anteprima, rispetto alla sua uscita nelle librerie americane, prevista per gennaio. Ed ecco quali dichiarazioni è riuscita a strappare allo sceneggiatore:
Dobbiamo ancora scoprire quale sia il piano secolare di Tyler Durden e quale sia stato in passato. Davvero è solo la proiezione di una mente in difficoltà? Oppure è un demone senza tempo, o una musa che visita gli uomini nel corso delle epoche, in tempi specifici e secondo un piano ben studiato? C'è questo da capire. Oltre al fatto che sta per diventare papà.
Posso dirvi che il progetto Rize or Die non avrà praticamente alcun ruolo in questo volume, tranne per il fatto che il loro grande piano non era tanto nuclearizzare il mondo, quanto più un tentativo di mettere assieme una serie di grandi dipinti rubati ai musei. I bombardamenti nucleari erano solo un depistaggio. I dipinti, più nello specifico le cornici, erano il vero obiettivo in Fight Club 2. E ora scopriremo che cosa possano fare quelle cornici.Non chiedetemi quale sia il messaggio di questo nuovo capitolo del libro. Mi sa che mi sono dimenticato, nella scrittura, di commentare la politica, di mettere in campo iniziative di ingegneria sociale e di riparare menti danneggiate. Dannazione. Mi sembrava più importante regalare semplicemente ai lettori un po' di tempo speso bene. Se la gente deve essere riparata, c'è sempre il Prozac.
La mia esperienza dice che sono sempre le coppie piuttosto litigiose quelle che rimangono assieme. I miei genitori se le sono urlate dietro per sessant'anni. Marla e il narratore hanno forgiato la loro relazione nella disfunzionalità, ed è questa la colla che li tiene assieme. La pace che gli psicofarmaci hanno portato nella mente del narratore è ciò che ha condotto Marla a rievocare Tyler. Lei si nutre di dramma e tragedia ed entrambi apprezzano il caos. Avranno bisogno l'uno dell'altra per esorcizzare il demone.Cameron Stewart è grandioso nel mettere in scena l'azione, i gesti e le espressioni. Io aborro i dialoghi, quindi il mio obiettivo è quello di raccontare più storia possibile con ciò che c'è di fisico e di visibile. Non ho mai visto un artista comunicare tramite composizione e azione meglio di Cameron.
David Mack è, a modo suo, l'opposto. I suoi disegni evocano il subconscio e questo lo rende il perfetto complemento di Cameron. Amici in comune mi dicono che Cameron ha iniziato dipingendo e che questo si vede nel suo crescente realismo nelle tavole di Fight Club 3. Quel realismo sarà importantissimo quando le storie alternative diverranno sempre più fantastiche.
Entrambi gli artisti lavorano a contatto con l'editor, Scott Allie. Lui è il vero eroe non celebrato di Fight Club 3.
Fonte: Comic Beat