Festival Tra le Nuvole 2015: tutti i vincitori del Premio Cosmonauti

Il quinto Festival Tra le Nuvole si è concluso con la proclamazione dei vincitori del Premio Cosmonauti: ecco chi si è aggiudicato il riconoscimento

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Si è concluso da qualche giorno il quinto Festival Tra le Nuvole, dedicato al fumetto, all’illustrazione e al cinema d’animazione. Una formula interessante quella della manifestazione bresciana, pensata come un’entità itinerante attraverso le biblioteche dei paesi e delle città del territorio circostante, per dare modo a tutta la provincia di conoscere e condividere il mondo della Nona Arte.

La proclamazione dei vincitori del Premio Cosmonauti ha concluso l'evento la scorsa domenica 30 giugno. Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, è indirizzato a promuovere e valorizzare le migliori opere a fumetti italiane degli ultimi tre anni. È da sottolineare l'ulteriore nota di merito della kermesse lombarda, la consueta donazione alla Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese da parte delle case editrici, dei volumi vincitori della competizione. Eccovi tutti i titoli divisi per categoria.

Miglior Fumetto
E la chiamano estate di Mariko TamakiJillian Tamaki – BAO Publishing

Per aver realizzato un ritratto delicato e onesto di un’età difficile da raccontare, il momento di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Un’opera che si distingue per i personaggi vividi e ben caratterizzati, per l’attenzione ai dettagli e ai piccoli gesti quotidiani. La capacità di unire forza e fluidità del segno contribuisce a creare atmosfere e ambienti in grado di catturare il lettore.

E la chiamano estate

Miglior Fumetto per Ragazzi
Aspettando il vento di Francesco Niccolini, Luigi D’Elia, Simone Cortesi – BeccoGiallo

Per aver sviluppato una storia dal forte impatto emotivo in cui i temi dell’amicizia, della crescita e della tutela dell’ambiente vengono affrontati con profondità e delicatezza.
Per la ricchezza delle invenzioni grafiche e per la cura nella scelta di immagini e inquadrature evocative. Un fumetto in grado di provocare stupore nel lettore grazie a un segno preciso ed espressivo.

Aspettando il vento

Migliore Antologia
Canicola Germania di AA.VV – Canicola

Per la coerenza e la ricchezza dell’antologia, capace di proporre uno stimolante e vario spaccato dei giovani autori della scena tedesca. Per la forza grafica delle storie, in cui il fumetto si apre al dialogo con altri linguaggi senza perdere l’ironia e la capacità di coinvolgere il lettore.

Canicola Germania

Miglior Esordio
David Bowie – L’uomo delle stelle  di Lorenzo Bianchi, Veronica Veci Carratello – Nicola Pesce Editore

Per aver riletto la vita di David Bowie in chiave originale e non esclusivamente biografica, dimostrando una buona padronanza del linguaggio del fumetto. La narrazione, dai toni fantastici e ricca di riferimenti simbolici, è efficacemente sostenuta da una solida sceneggiatura e da un segno grafico promettente.

David Bowie – L’uomo delle stelle

Menzioni Speciali

Pop Economix  di Davide Pascutti – BeccoGiallo

Per aver dato corpo a un’opera divulgativa che tratta argomenti complessi in modo chiaro, ricorrendo a soluzioni grafiche efficaci e al contempo accattivanti.

Pop Economix

Punto di fuga  di Lucia Biagi – Diabolo Edizioni

Per aver raccontato il femminile con una storia forte ma non retorica. Per l’uso consapevole del colore e dei retini e per la personalità del segno, efficace sintesi tra Oriente e Occidente.

Punto di fuga

Linea Contingente  di Steve Tamburini – Autoproduzione

Per la sperimentazione formale che gioca con ripetizioni, variazioni sul tema, spazio e forme. Per la scelta di raccontare una storia libera dai canoni della narrazione classica.

Linea Contingente

Brian the brain da adolescente  di Miguel Ángel Martin – Nicola Pesce Editore

Per aver trattato il tema della diversità attraverso una storia incisiva e libera da facili sentimentalismi. Per la capacità di far convivere contenuti forti e impegnati con un segno sintetico ma allo stesso tempo personale.

Brian the brain da adolescente

Fonte: Festival Tra le Nuvole

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