Festival di Roma: la conferenza stampa di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
Jackson Rathbone e Nikki Reed sono a Roma per presentare The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1, in uscita a novembre. Ecco cos'hanno detto…
BadTaste.it era presente questa mattina alla conferenza stampa di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 al Festival di Roma. All'evento hanno partecipato Jackson Rathbone, che nel film interpreta Jasper Cullen, e Nikki Reed, che veste i panni di Rosalie Hale.
Jackson: Sì, sono argomenti più adulti. L’amore tra Edward e Bella è diventato maturo, loro vogliono avere una famiglia ed è verso questa famiglia che evolvono i personaggi. E sicuramente ci sono anche dei toni più dark.
Nikki: Siamo ormai una famiglia unica, e la differenza è che quindi non siamo più divisi in due. Per me è stato bello poter interpretare l’unica persona su cui Bella potesse contare. Questo è stato bello, avere questa famiglia che vive questo momento.
Domanda: E’ stato difficile lavorare con registi sempre diversi?
J: E’ stato divertente, ed è stata un’esperienza di apprendimento. Ognuno porta la sua estetica e si può crescere, avere un comandante diverso cambia il viaggio.
N. E’ stato interessante perché non si trattava di un processo convenzionale, ogni regista è giunto con le proprie idee.
J. E poi la costante presenza della Meyer è stata importante, averla lì e farle delle domande è stato fondamentale.
Ogni film aveva un suo particolare stile. Nell’ultimo film la Meyer è stata presente come produttrice ed è stato fantastico poter fare riferimento a lei ogni giorno, in ogni momento.
Domanda: Vi è capitato di dare consigli voi al regista che arrivava per ultimo?
J: Tutti ci hanno fatto delle domande. Soprattutto per i nostri personaggi, noi siamo i gemelli e ogni regista aveva la sua prospettiva. In quest’ultimo film - con Bill Condon - abbiamo cercato di spiegare la loro divisione [il fatto che i due Hale non stessero dalla stessa parte]. Mi ha chiesto da che parte stava Jasper, e lui sta nella famiglia per Alice quindi sta con la famiglia per lei ed è dalla sua parte.
N: Io non mi sono sentita come lui. Forse ho fatto io tante domande e non me ne sono fatte fare. Ho avuto la sensazione di esser io quella che andava in giro alla ricerca di risposte. Io ero confusa quando abbiamo iniziato a girare l’ultimo film, perché il mio è stato un personaggio con una certa coerenza e quindi avevo paura che potesse rivelarsi poco profondo. Quindi quando toccava a me andavo subito dal regista a fare le domande…
Domanda per Jackson: Quanto ti ha fatto crescere questo ruolo come attore?
J: Come artista ringrazio Dio perché ogni giorno mi sveglio e posso fare quello che amo. Quando prendo una chitarra e salgo sul palco c’è una forte reciprocità tra artista e pubblico. Quando ho fatto Grease per esempio… è stato magico. E credo di non essermi mai sentito così tanto a mio agio. Quando non mi esibisco mi sento un artista. Quando sono stato coinvolto in Twilight non credevo che avrebbe avuto tutto questo successo. È un processo quotidiano in cui fai qualcosa in cui metti la passione, e continuerò a farlo fino a quando non lascerò questo mondo.
Domanda: Quali elementi hanno contribuito a fare di questa saga un fenomeno mediatico?
J: Tu parli di fenomeno mediatico ma c’è differenza tra la reazione dei media e quella dei fan. Non ho capito la domanda… Nikki aiutami!
N. È una favola d’amore epica, ma non è reale, e per questo è così attraente. Le dodicenni costruiscono su di essa le loro fantasie, mentre le donne di 50 o 60 anni ricordano i loro amori. Crescendo capisci che l’amore è una cosa reale, e che non si tratta di quello cui devi rinunciare per l’altra persona. Per questo amavo il rapporto tra Jacob e Bella.
Domanda per Nikki: In questo film la relazione tra Bella e Rosalie evolve. Com’è stato per Rosalie ricevere la telefonata di Bella?
N: Presumo che lei diventi tutto per Bella. E’ l’unica che le sta accanto. Non ho ancora visto il film, poi le cose cambiano dal set al prodotto finale. Ma è stato bello stare sul set senza sentirsi un ‘attrezzo di scena’, è stato bello avere questo scambio. Eclipse si è chiuso con una specie di area grigia nel rapporto con Bella e spero che in Breaking Dawn ci sia questa transizione tranquilla nel rapporto tra le due.
D. Temete di rimanere imprigionati nei vostri personaggi, che la gente vi riconduca per sempre a loro?
N. Ho la sensazione di esser fortunata perché non assomiglio a Rosalie. Come vedi non sono bionda! (ride) Spero che questa cosa non mi si ritorca contro, questa serie ha avuto un grande successo e il fatto che la gente non riesca a vederti al di là di essa è il rischio che si corre. Spero che il fatto di non somigliare al mio personaggio mi possa aiutare. Spero di aver risposto.
J: L’ho trovato anche nelle altre forme d’arte. Quando suono vedo che c’è un certo tipo di pubblico: molte ragazze, il fidanzato trascinato a vedere il tizio di Twilight… Noi siamo molto diversi dai nostri personaggi, e in generale mi piace interpretare qualcosa di diverso da me. Spero che non influenzi negativamente le nostre carriere, ma è un qualcosa che - eventualmente - può capitare e che bisogna accettare. Mio papà dice sempre “Aspettati il meglio ma preparati al peggio!”