Festival d'Angoulême 2017: saranno due i comitati di selezioni

Il Festival d'Angoulême 2017 volta pagina e presenta una formula rinnovata per la selezione dei titoli in gara

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Le fauve d'or

Lo scorso Festival International de la Bande Dessinée d'Angoulême è stato senza dubbio il più discusso e problematico della sua storia: prima le accuse di sessismo, poi la gaffe della premiazione e infine la richiesta di una rifondazione della fiera da parte di autori ed editori che, alla fine, sembra abbia avuto un seguito.

L'accordo con le case editrici sembra infatti sia stato raggiunto: la direzione della kermesse francese ha definito la creazione di due comitati di selezione, incaricati di scegliere i titoli in gara per aggiudicarsi gli ambiti Fauve d'Angoulême 2017, in occasione della 44-esima edizione.

Finora un'unica giuria, composta da giornalisti, librai e rappresentanti del Festival, selezionava i fumetti in lizza per ogni categoria, ovvero La Sélection Officielle, La Sélection Patrimoine, La Sélection Polar e La Sélection Jeunesse. La nuova formula prevede invece due commissioni: una dedicata esclusivamente alla Jeunesse e un'altra per le restanti. La scissione è stata voluta per conferire più chiarezza e autorevolezza alle scelte.

Le comité de sélection jeunesse sarà formato dai direttori artistici del Festival, Stéphane Beaujean e Ezilda Tribot (responsabile Jeunesse), dai librai Delphine Becaria e Johan Devaux, dalla giornalista Juliette Salin, dall'autrice e illustratrice Dorothée de Monfreid e da Romain Galissot, specialista di fumetti per ragazzi del sito BoDoï.

Le comité de sélection sarà costituito ancora da Stéphane Beaujean, dai librai Guillaume Dumora e Thi Nguyen, dai giornalisti Romain Brethes e Anne-Claire Norot, dall'autrice Valérie Mangin e da Jean-Pierre Mercier, consulente scientifico presso la CIBDI (la Cité Internationale de la Bande Dessinée et de l'Image).

L'auspicio è che tutte le polemiche siano ormai alle spalle, augurando un buon e sereno lavoro a tutti i responsabili citati.

Fonte: BoDoï

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