Ferzan Özpetek a Casa Alò sulle scene di sesso in Nuovo Olimpo: "Il mio primo film con un intimacy coordinator"

Ospite di Casa Alò il regista Ferzan Özpetek parla delle scene di sesso in Nuovo Olimpo e dell'utilizzo di un intimacy coordinator

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La figura dell’intimacy coordinator sta trovando sempre più spazio nell’industria del cinema e della tv italiana, a garanzia del rispetto psicofisico dei performer.

Anche Ferzan Özpetek ha deciso di adottare questo nuovo approccio, come conferma durante la videointervista a “Casa Alò”, condotta da Francesco Alò, in cui racconta le sue difficoltà nel dirigere scene di sesso:

Questo è stato il mio primo film con un intimacy coordinator, una figura professionale essenziale per assicurarci che gli attori si sentano tranquilli a recitare certe scene. Io, mentre li dirigo, mi vergogno da morire [ride]. Già durante le riprese di Napoli velata ho confessato ad Alessandro Borghi e a Giovanna Mezzogiorno di non avere il coraggio di girare la scena, chiedendo loro di venirmi in soccorso, ed eravamo settanta persone sul set! Durante il montaggio, mi sono posto il problema se vedere queste immagini avrebbe poi turbato i miei attori, di cui sono profondamente innamorato, ma una telefonata inattesa di Giovanna ha evitato che io tagliassi quelle scene, che furono comunque frutto di fatica. In questo film (Nuovo Olimpo) ho incaricato di sussurrare all’orecchio degli attori i consigli per rendere più realistiche queste sequenze fisiche, perché io mi vergognavo. Loro, invece, erano tranquilli, mi hanno risposto: «Non siamo noi, ma Enea e Pietro!». È il progetto che ti sceglie.

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