Fast and Furious: David Ayer ha co-scritto il primo film, "ma in giro si dice che non abbia fatto nulla"

David Ayer parla del suo apporto alla sceneggiatura del primo film della saga di Fast & Furious, dal quale non avrebbe ottenuto alcun vantaggio

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Ospite del podcast Real Ones di Jon Bernthal (via EW), il regista e sceneggiatore David Ayer (Suicide Squad) si è lamentato del fatto che non ha ottenuto nessun vantaggio particolare per aver scritto Fast & Furious, primo capitolo della saga (LEGGI LO SPECIALE).

Ecco le sue parole:

Il più grande franchise di Hollywood e io non ho avuto alcun vantaggio da esso. Non ho avuto nulla di concreto, niente, per via di come funziona quest'industria.

Uscito nel 2001, Fast & Furious è basato su un articolo della rivista Vibe intitolato "Racer X". Gary Scott Thompson e Erik Bergquist avevano scritto le bozze della sceneggiatura precedenti all'ingaggio di Ayer, il quale attribuisce a se stesso l'aver fondato la storia sul realismo e sulla diversità:

Quando ho ricevuto la sceneggiatura, quella m*rda era ambientata a New York, c'erano solo ragazzi italiani. Allora dico: "Non la accetto se non riesco ad ambientarlo a Los Angeles e a farlo assomigliare alle persone che conosco a Los Angeles". Così ho iniziato a scrivere di persone di colore, di cose della strada, di cultura, e all'epoca nessuno sapeva niente sulle corse clandestine.

Sono andato in un negozio nella Valley e ho incontrato i primi tizi che stavano modificando le curve di consumo per gli iniettori di carburante e cose del genere, e avevano appena capito tutto e lo stavano mostrando, e allora ho pensato: "C*zzo, si, lo metterò nel film".

Ayer poi rincara la dose sul suo mancato riconoscimento, spiegando di sentirsi un outsider:

In giro si dice che non ho fatto nulla. È come se le persone manipolassero le storie, le controllassero, le creassero per darsi potere. Perché sono sempre stato un ousider e perché, ad esempio, non vado alle feste del c*zzo. Non vado ai pranzi, non faccio niente di tutto ciò. Le persone che lo facevano erano in grado di controllare e gestire le storie perché creavano relazioni in quella parte del sistema. Io non ho mai creato relazioni in quella parte del sistema, quindi sono sempre stato il tipo oscuro e creativo.

L'ultimo capitolo della saga, Fast X è arrivato al cinema il 18 maggio. Per tutte le informazioni, rimandiamo alla nostra scheda del film.

Cosa ne pensate delle parole di David Ayer su Fast & Furious? Lasciate un commento!

FONTE: EW

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