Fargo: lo showrunner Noah Hawley spiega come è nata la trama della seconda stagione
Noah Hawley, showrunner di Fargo, rivela qualche dettaglio su come è stata ideata la trama della seconda stagione e l'importanza di non rivelare spoiler
A The Hollywood Reporter, Hawley ha raccontato che era così impegnato nella creazione delle nuove puntate che non si era reso conto fosse già giunto il momento delle nomination ai premi più importanti dell'anno.
“Per ora vivere con questi show più di un'ora a settimana quando sono in onda, alle volte in modo ossessivo, mantiene le cose in vita. E' inoltre un'altra componenete di quello che significa fare film e televisione in questo periodo. In un certo modo si vuole controllare le informazioni che vengono pubblicate. Non in un modo misterioso come fa J.J. Abrams, ma non voglio rovinare la visione agli spettatori che non vogliono sapere nulla in anticipo, perché ci sono molte persone di questo tipo”.
Negli ultimi giorni, oltre alla notizia delle nomination ai premi SAG, AFI e Golden Globes, è stata comunicata la partecipazione di Kirsten Dunst e Jesse Plemons ai nuovi episodi, con il ruolo della coppia Peggy ed Ed Blomquist.
Lo showrunner ha però rivelato:
“Ci sono ancora ruoli importanti da assegnare. Si spera sempre che cinque nomination ai Golden Globe ti aiutino a farlo. E' un cast più grande questa volta. Più ambizioso, ma alla fine l'essenza è questa coppia sposata. Il nome di Kirsten è emerso molto velocemente. E, per me, non poteva esserci nessun altro Jesse. Non scrivo pensando agli attori ma non appena ho iniziato a rifletterci...la combinazione racconta una storia. Questo aspetto è critico durante il processo del casting”.
Uno dei ruoli più importanti sarà quello di Lou e Noah ha spiegato che l'idea iniziale era solo un modo per dare dei punti di riferitmento a Carradine che poi è stata sviluppata dando vita alla seconda stagione.
La serie potrebbe però tornare anche per un terzo ciclo di episodi, considerando il successo ottenuto fino a questo momento, e Hawley ha sottolineato che ha sempre immaginato il progetto televisivo e il film come a dei capitoli di un libro illustrato a mano degli anni Cinquanta.
Fonte: The Hollywood Reporter