Giffoni 2016: Facce da soap, ex ballerine e un musicista fuori posto, le interviste di New York Academy

La nostra intervista al cast di New York Academy

Critico e giornalista cinematografico


Condividi

Michael Damian si presenta come l’ex attore di soap opera che è (Febbre D’Amore), con il viso fermato in un’eterna espressione sorridente, pura rappresentazione dell’eterna giovinezza artificiale televisiva. Janine Damian come l’ex ballerina che è (ha partecipato a film come Footloose), donna di spettacolo sempre sorridente come una pattinatrice olimpionica. Nicholas Galitzine invece è il più perplesso del trio che accompagna New York Academy al Giffoni.

Fieri del loro film di ballo e musica, dell’unione di classica e moderno che hanno raggiunto, delle coreografie e della grande storia imbastita, li abbiamo intervistati per capire come abbiano lavorato per mettere in scena una storia che abbiamo sentito più volte (ragazza dotata, ragazzo pieno di talento, una scuola d’arte, le difficoltà, l’amore, il grande scontro finale) in maniera “fresh and new” per usare il loro mantra.

Non sfugge a nessuno che questo sia un buon momento per i film di danza. La vostra era una storia che volevate fare da tempo o una sceneggiatura creata proprio per cavalcare questo buon trend?

Janine Damian: “Erano circa 6-7 anni che volevamo fare questo film ma non trovavamo il momento. Non avevamo mai davvero scritto una sceneggiatura tuttavia. Ad ogni modo abbiamo sicuramente voluto imparare molto dai film di danza di maggiore successo”.

Quali vi sono piaciuti?

Michael Damian: “Un po’ tutti, dai classici Saranno Famosi e Flashdance fino a Step Up, per il nostro però volevamo qualcosa di diverso perché il balletto classico non è mai stato portato in primo piano, soprattutto non è mai stato fatto potendo contare su una ballerina di livello mondiale
JD: “Io amo molto Il sole a mezzanotte e Due vite, una svolta [entrambi film in cui balla Barishnikov ndr] come anche Il Ritmo del Successo, ma oltre a questi raramente sì è visto il balletto classico al cinema. Noi in più l’abbiamo fuso con l’hip hop, anche grazie al coreografo di Step Up Dave Scott, la nostra arma segreta

Quando fai finta di suonare stai comunque recitando?

Nicholas Galitzine: “Sì perché devi pensare non come faresti tu, ma come lo farebbe il personaggio. Ad esempio se il personaggio è timido o come in questo caso introverso e intenso, allora non suonerà davvero per tutti ma solo per sè, e questo devi mostrarlo

Qual è il segreto per filmare bene il ballo?

MD: “Avere una ballerina davvero brava. E noi l’avevamo
JD: “Ma c’è anche un trucco: devi assicurarti di avere sempre almeno un’intera ripresa di chi balla a figura intera, così da vedere bene le linee. Il problema è che serve avere anche i primi piani, ma se hai uno non puoi avere anche l’altro nello stesso momento. Alla fine anche il montaggio è in sè un balletto

C’era qualcuno dei molti film musicali che sono usciti in questi ultimi anni che auspicavi di raggiungere con New York Academy?

NG: “Un film musicale in cui si suona e che mi piace molto è Walk The Line ma non era proprio il caso di riprendere quello come riferimento per New York Academy. Devo ammettere poi che come gusti musicali non sono in linea con il mio personaggio, mi trovo più a mio agio dalle parti di Jimi Hendrix, se dovessi fare io un film musicale sarebbe sicuramente qualcosa dalle parti del punk rock, magari con l’estetica di Refn e molti visual o stacchi rapidi come Baz Luhrmann. Mmmmmh…. mi stai facendo venire delle idee che mi dovrei scrivere…

Continua a leggere su BadTaste