EXCL – Robert Zemeckis sui cinecomic: "Ne dirigerei uno a patto che non si tratti di un progetto condiviso"

Robert Zemeckis ha spiegato al nostro Andrea Bedeschi a quali condizioni accetterebbe di girare un cinecomic...

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Circa ventiquattro ore fa, il nostro Andrea Bedeschi ha avuto la possibilità di chiacchierare con Robert Zemeckis, il papà di Ritorno al Futuro e di acclamate pellicole quali All'Inseguimento della Pietra Verde, Forrest Gump, La Morte ti fa Bella e Contact.

E lo ha fatto a margine della promozione stampa della sua prossima fatica, Welcome to Marwen che sarà nei nostri cinema a partire da gennaio 2019.

Abbiamo già pubblicato un estratto in cui il leggendario filmmaker, commentando le parole di Christopher Lloyd, storico interprete di “Doc” Emmett L. Brown, ha categoricamente escluso la possibilità di un quarto capitolo di Ritorno al Futuro.

Nei prossimi giorni potremo finalmente condividere con voi la versione integrale dell'intervista, ma, intanto, vi proponiamo un altro estratto in cui Zemeckis ha rivelato la sua posizione in merito alla regia di un cinecomic. Ricordiamo che, lo scorso anno, il regista sembrava uno dei potenziali candidati, insieme a Matthew Vaughn, per la regia di The Flash, finita poi nelle mani di John Francis Daley e Jonathan Goldstein, (Come ti Rovino le Vacanze) non estranei al mondo dei fumetti: nel loro curriculum c’è infatti lo script Marvel di Spider-Man: Homecoming.

Ecco cosa ci ha rivelato:

Andrea Bedeschi: Parlando di franchise, per un po' sei sembrato essere in corsa per la regia di un cinecomic. Poi tutto si è risolto con un nulla di fatto. Sei uno dei padri del moderno pop-cinema quindi mi chiedo qual è la tua opinione su questo filone così popolare? Nel caso, preferesti cinecomic DC o uno dei Marvel Studios?

Robert Zemeckis: Mi dedicherei a qualsiasi progetto che sia in grado di attrarmi. E per progetto capace di attrarmi intendo qualsiasi pellicola che richieda un vero e proprio approccio “autoriale”, che abbia bisogno della visione specifica del filmmaker chiamato a dirigerlo. Lo stampo artistico personale e unico del regista che viene ingaggiato. Se ci fosse spazio di manovra in tal senso in un film basato su un fumetto, non avrei alcun problema a lavorare a un cinecomic. Quello che non mi andrebbe di fare è lavorare a un progetto dove ti ritrovi ad avere a che fare con cinque o sei registi interscambiabili fra loro.

E voi cosa ne dite?

Vi piacerebbe vedere un cinecomic diretto da Robert Zemeckis?

Scrivetelo nei commenti!

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