EXCL - Il Primo Re diventerà una serie tv: "Stiamo valutando di usare il latino"

Dal mondo di Il Primo Re nascerà una serie tv intitolata Romulus, pronta non prima del 2021

Critico e giornalista cinematografico


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Durante la nostra visita sul set di Il Primo Re a un certo punto avevamo raccontato dell’arrivo di Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya (società dietro il ritorno del cinema di genere in Italia ma soprattutto dietro l’esplosione delle serie internazionali da Romanzo Criminale a Gomorra). Sembrava una stravaganza e invece, scopriamo ora, era un indizio di una possibile collaborazione.

Arriva infatti oggi notizia che Groenlandia (società che ha prodotto Il Primo Re) e Cattleya produrranno insieme una serie tv ambientata in quel mondo. Il titolo sarà Romulus ma non è ancora definito con precisione di cosa tratterà. Di certo si parla di una messa in onda almeno a partire dal 2021.

“Il mondo sarà quello di Il Primo Re ma non racconteremo la storia del film” ci spiega lo stesso Riccardo Tozzi “Raccontiamo i presupposti della fondazione di Roma, un arco che potrebbe dare corso a più stagioni in periodi diversi ma più di questo non posso dire”. Di certo il titolo attuale è abbastanza chiaro su chi sarà in questo caso il protagonista.

Romulus sarà una serie dalla durata classica, cioè una decina di episodi, e sembra che potrebbe replicare l’audace scelta linguistica di Il Primo Re: “Il latino è un po’ l’inglese dell’epoca” spiega sempre Tozzi, “stiamo valutando la possibilità di girarla tutta in quella lingua. Ma non è ancora una decisione presa, anche perché potremmo anche fare due versioni, una sottotitolata e una doppiata. Questo tipo di serialità internazionale moderna ha totalmente sdoganato l’uso del sottotitolo, il pubblico lo accetta. Basti pensare alla nostra Gomorra che è seguita con i sottotitoli in tutti i paesi del mondo e anche in molti luoghi d’Italia!”.

Ancora non è stato chiuso un accordo con un canale televisivo nazionale, dettaglio per nulla marginale visto che il tipo di canale potrebbe definire anche il taglio e il tono della serie: “Per come la stiamo impostando ora non è una serie da canali generalisti gratuiti, ma non è definitivo, vediamo”.

Infine, seguendo la linea impostata dai successi precedenti di Cattleya, la serie potrebbe non avere volti noti: “Noi tendiamo a mettere una star nelle nostre serie limitate, mentre per quelle più lunghe non lo facciamo. Non è una legge eh, però ad ora non lo abbiamo previsto”.

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