EXCL - Lo Chiamavano Jeeg Robot, ecco il provino di Luca Marinelli!

Ecco i provini di Luca Marinelli, interprete dello Zingaro in Lo Chiamavano Jeeg Robot: il film di Gabriele Mainetti uscirà il 15 settembre in home video

Condividi
Sarà disponibile dal 15 settembre in home video Lo Chiamavano Jeeg Robot, il lungometraggio d'esordio di Gabriele Mainetti che abbiamo seguito con particolare attenzione sulle pagine di BadTaste.

Grazie alla Lucky Red vi proponiamo, in anteprima esclusiva, un estratto dai contenuti extra del Blu-ray.

Si tratta di un segmento proveniente dai provini del cast. Nello specifico si tratta di quelli effettuati da Luca Marinelli che, nel film, interpreta il villain Fabio Cannizzaro AKA Lo Zingaro.

Potete vedere il filmato qua sotto, seguito da tutti i dettagli della release:

Lo Chiamavano Jeeg Robot

di Gabriele Mainetti

con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli

Il 15 settembre uscirà, in Dvd e Blu-Ray Disc, arricchito da numerosi e inediti contenuti extra, Lo chiamavano Jeeg Robot, l’opera prima di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli.

Il film, presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma e uscito nelle sale a Febbraio 2016, ha raccolto nei mesi il favore di critica e pubblico che lo hanno portato a raggiungere quasi 5 milioni di euro al botteghino.
Il “fenomeno” Lo chiamavano Jeeg Robot parte da lontano e non sembra arrestarsi, a dimostrarlo i numerosi premi ricevuti anche nelle ultime settimane: dai sette David di Donatello ai quattro Ciak d’Oro, dal Globo d’oro, assegnato dalla stampa estera come miglior film 2016, fino ai due Nastri D’Argento.
Un percorso di alto livello quello di Lo chiamavano Jeeg Robot e di alto livello sarà la qualità dell’edizione home video.
Distribuito da Warner Bros per Lucky Red, dal 15 settembre gli appassionati di Enzo Ceccotti potranno acquistare un prodotto ricco di contenuti extra.
Un lungo back stage, i provini degli attori, le scene tagliate, lo storyboard e il cortometraggio di Gabriele Mainetti, Tiger Boy, sveleranno tutto quello che c’è stato prima che la luce del proiettore mostrasse sul grande schermo il film che, di lì a poco, sarebbe divenuto la rivelazione cinematografica dell’anno.
All’interno del Blu-Ray Disc, inoltre, sarà presente una cartolina da collezione raffigurante un artwork del film.
Ma le sorprese non sono finite e nei prossimi giorni annunceremo altre incredibili novità… per il momento save the date: Lo chiamavano Jeeg Robot dal 15 settembre nei migliori punti vendita e negli store online.

GLI EXTRA

Backstage: un lungo racconto dal set: i personaggi, gli effetti speciali, le musiche e molto altro direttamente dalla voce di chi ha lavorato al film. Gli attori, il regista, gli sceneggiatori, i musicisti, gli stuntman, i tecnici degli effetti speciali svelano i segreti di Lo chiamavano Jeeg Robot e ricordano la loro esperienza sul set. Un’occasione unica per conoscere le professionalità che hanno reso il film possibile.

I provini degli attori: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli alle prove con la macchina da presa prima di essere scelti per i ruoli di Enzo Ceccotti, lo Zingaro e Alessia.

Le scene tagliate: per chi non è ancora sazio, una sezione con tutte le scene che il regista Gabriele Mainetti ha deciso di tagliare.

Lo storyboard: una delle sequenze più amate del film, quella dello stadio, illustrata dall’abile mano di Marco Valerio Gallo. Un montaggio originale che mette a confronto le scene disegnate e quelle girate. Un momento di cinema curioso e interessante.

Tiger Boy: il secondo cortometraggio diretto, prodotto e musicato da Gabriele Mainetti e scritto da Nicola Guaglianone. Tra i dieci finalisti agli Oscar 2014, Tiger Boy è la storia la storia di Matteo, un bambino di nove anni, che armato di ago e filo costruisce una maschera identica a quella del suo mito: un wrestler di Corviale chiamato “Il Tigre”. La maschera diventa una seconda pelle per Matteo e non vuole togliersela per nessuna ragione. Quello che a prima vista viene scambiato per un capriccio è in realtà una chiara richiesta d’aiuto che nessuno riesce a cogliere.

Continua a leggere su BadTaste