Empyre: Al Ewing sul numero zero dedicato agli Avengers e le origini del conflitto

Al Ewing ha recentemente parlato del numero #0 di Empyre imperniato sugli Avengers, i quali saranno protagonisti della saga insieme ai Fantastici Quattro

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Spoiler Alert
Empyre: Avengers #0, copertina di Jim Cheung

È tempo di guerra civile nella galassia...”. La Casa delle Idee sembra avere preso in prestito l’incipit di un’altra celebre saga stellare per introdurre il suo grande evento del 2020, Empyre, che vede le grandi civiltà spaziali convergere con tutte le loro forze in un conflitto che riscriverà la geografia cosmica dell’Universo Marvel e che, sul fronte dei super eroi, coinvolgerà soprattutto gli Avengers e i Fantastici Quattro.

A scatenare i mastini della guerra sarà Al Ewing, che scriverà la miniserie portante insieme a Dan Slott e si occuperà in maniera autonoma del numero #0 dedicato ai Vendicatori in tandem con Pepe Larraz, reduce da un altro epocale lancio, quello di House of X al fianco di Jonathan Hickman.

Ogni grande conflitto ha bisogno di scenari, motivazioni e campi di battaglia che diano sia alle forze in campo che ai lettori le coordinate giuste per comprendere i rischi, gli obiettivi e la posta in gioco. Questo lo scopo di Empyre: Avengers #0, in uscita il 1° aprile negli Stati Uniti, ed è Ewing in persona ad alzare il sipario per rivelarci i retroscena del conflitto alle porte:

Ewing - Tutto comincia dalle origini della guerra tra Kree e Skrull. In essenza, gli Skrull erano una razza tecnologicamente evoluta e pacifica quando entrarono in contatto con Hala, il mondo popolato dai Kree, i quali all'epoca erano in una fase più primitiva del loro sviluppo, ossia violenti cacciatori dell’età della pietra.

Empyre #1, variant cover di Tony Daniel

I Kree condividevano il loro pianeta con un’altra specie aliena, i Cotati, una razza vegetale pacifista. Gli Skrull diedero il via a una gara per determinare quale specie avrebbe rappresentato Hala nei rapporti con loro... in pratica, le due razze dovevano dimostrare chi avrebbe saputo sfruttare meglio le risorse su una luna spoglia nei pressi di un pianeta di poco conto. Si dà il caso che fosse la nostra luna, dove gli Skrull crearono la Zona Blu, una sacca di atmosfera da usare come “l’arena”.

I Kree costruirono una gigantesca città usando la tecnologia Skrull, e il loro duro lavoro diede forma a quella che sarebbe divenuta la dimora dell’Osservatore, prima della sua morte, mentre i Cotati fecero crescere un giardino, che pareva di gran lunga un’opera impressionante. Quando tornarono a casa, i Kree capirono da che parte soffiava il vento e massacrarono i Cotati, in modo da vincere automaticamente, e quando gli Skrull protestarono, massacrarono anche loro, impossessandosi di tutta la loro tecnologia e compiendo un enorme balzo evolutivo e tecnologico in avanti.

E così ebbe inizio la guerra tra i Kree e gli Skrull. Quello che dobbiamo chiederci è: cos'è successo ai Cotati, e che ruolo giocano nella pace tra Kree e Skrull? Hanno fatto ritorno alla Zona Blu e hanno ripreso a coltivare il loro giardino, nel tentativo di riaffermarsi nella galassia.

Empyre #1, variant cover di David Finch

Per lo più, Quoi, il Messia Celastiale dei Cotati, può contare su una salda amicizia con gli Avengers che affonda le radici ancor prima della sua nascita: sua madre, Mantis, è un’Avenger stimata da tutti. E così, quando i Cotati vedono i Kree e gli Skrull ammassarsi nei pressi della Terra, avvertono gli Avengers. Questi accorrono ad aiutarli... e la storia ha inizio.

Potendo lavorare su trenta pagine, sono riuscito a sfruttare delle vedute maestose e a usare varie doppie pagine per rendere al meglio la grande portata dei momenti principali. Dato che questa fungerà da introduzione alla storia per molti lettori, volevo creare una sorta di preludio che li “caricasse” non solo attraverso le scene d’azione ma anche tramite la maestosità delle forze coinvolte.

Dopotutto, questo non è un crossover tra gli Avengers e i Fantastici Quattro, è la storia di un incontro e uno scontro tra i vari imperi intergalattici, quindi era importante stabilire il tono giusto fin dall’inizio.

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Fonte: Newsarama

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