Elizabeth Banks scontenta per la campagna marketing di Charlie's Angels: "Non era il manifesto del femminismo"

Elizabeth Banks si è detta scontenta per la campagna marketing di Charlie's Angels visto che non doveva essere il manifesto del femminismo

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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A fronte di un budget di circa 48 milioni di dollari (spese di promozione escluse), l'ultimo film di Charlie’s Angels di Elizabeth Banks ha raggiunto quota 55 milioni in tutto il mondo, garantendosi l’appellativo di flop.

A diversi anni dall'uscita, la regista è tornata a riflettere con il New York Times degli errori commessi, individuando alcuni dei problemi nella campagna marketing:

Vorrei che quel film non fosse stato promosso come solo per donne, perché non è stato concepito così. Per me c'è stato qualche problema con la parte del marketing. [...] Le donne a Hollywood fanno notizia e con Charlie's Angeles si diceva volessi creare un manifesto del femminismo, ma quello che volevo fare era soltanto un film d'azione.

L'attrice e regista ha poi aggiunto che avrebbe voluto dirigere film come Mission: Impossible, ma non si tratta di film che vengono affidati a donne come lei:

Mi è stato permesso di girare un film d'azione, francamente, perché aveva protagoniste donne e sono una regista donna. Al momento a Hollywood funziona così.

Ha poi ricordato di quando un "grosso produttore di grossi film d'azione" una volta le disse che non avrebbe dovuto dirigere film d'azione perché "gli attori maschi non mi avrebbero ascoltata".

Nonostante il flop, Banks si è detta "fiera del film":

Ho amato vedere una versione più divertente e leggera di Kristen Stewart. Ho adorato presentare al mondo Ella Balinska e ho adorato lavorare con Patrick Stewart. L'ho trovata un'esperienza incredibile.

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