El Conde: Pablo Larrain spiega perché era il momento giusto per fare il film su Pinochet vampiro
In una lunga intervista con Variety Pablo Larrain spiega la genesi del suo film su Pinochet vampiro: El Conde.
Pablo Larrain torna al Festival di Venezia dopo Spencer (2021) con El Conde, un film che vede protagonista il dittatore cileno Pinochet nei panni di un vampiro che, dopo 250 anni sulla Terra, decide di morire.
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Una delle cose che ci hanno messo urgenza è il fatto che Jaime Vadell per me è l'attore che deve interpretare questo personaggio. E ha più di ottant'anni, quindi o lo facevamo ora o non so quando. Lui ha spinto molto per fare il film. E poi c'è stata la combinazione tra il vedere foto di Pinochet con un mantello, capire che l'assenza di giustizia nei suoi confronti l'ha reso eterno.
Pinochet è morto in completa impunità, milionario e libero. E a causa di questo penso che la sua figura sia ancora una grande macchia nella nostra società che ci ricorda ogni giorno quanto siamo guasti e divisi.
Il film ha un tono evidentemente satirico e divertente. Ma questo deve bilanciarsi con la cattiveria e la negatività di un personaggio come Pinochet. Il regista spiega dunque come hanno deciso di agire.
Probabilmente il problema principale quando porti in scena qualcuno come Pinochet e le persone intorno a lui è che devi essere molto eloquente sulla sua cattiveria. E questo è qualcosa che non può essere negoziato. Perché quello che accade una volta che inizi a filmare qualcuno è che c'è la naturale possibilità di attivare meccanismi di empatia molto semplici. Questo è stato qualcosa di cui abbiamo discusso spesso con Guillermo (Calderòn, lo sceneggiatore ndr). E abbiamo deciso di aggiungere delle scene in cui Pinochet si comporta in modo cattivo e questo esprime ciò che pensava del mondo e delle altre persone.
El Conde, prodotto da Netflix, sarà disponibile sulla piattaforma dal 15 settembre.