Effetti visivi e copyright: prosegue la causa della Rearden contro Disney, Fox e Paramount
La Rearden, compagnia di effetti visivi, prosegue con una battaglia legale contro colossi quali Disney, Fox e Paramount circa l'utilizzo di determinati software per la creazione di VFX
Nel corso degli ultimi mesi, la Rearden ha adottato diversi approcci nel tenere in piedi le accuse di mancato rispetto delle norme sul copyright, sostenendo anche che i risultati ottenuti dalle major nel dare vita a vari personaggi digitali siano spesso identificabili come materiale derivativo non autorizzato. Gli studios hanno risposto in maniera compatta sostenendo che tali accuse sono assurde: secondo gli studi legali delle varie case di produzione, tale ragionamento implicherebbe anche che qualsiasi autore che abbia utilizzato un software di scrittura per produrre un elaborato potrebbe poi essere accusato di non essere il proprietario della propria opera di ingegno (poiché - sempre secondo tale ragionamento - tale opera sarebbe stata redatta con un software di cui l’autore non è proprietario). Tuttavia la questione - quando affrontata in tribunale a suon di cavilli, commi e interpretazioni di norme, regolamenti e usi - diviene indubbiamente più complessa. Gran parte della faccenda riguarda, in effetti, cosa possa essere bollato o meno come "utilizzo indebito" di una particolare tecnologia. Al centro della querelle c’è in particolar modo l'uso di una serie di software che controllano i movimenti facciali dei personaggi digitali.
Maggiori dettagli sulle accuse e su alcune delle parti in causa sono disponibili a questo link.