Ecco perché Ava DuVernay ha rifiutato la regia di Black Panther

La regista Ava DuVernay ha spiegato con chiarezza il motivo che l'ha spinta a non accettare la regia di Black Panther

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Black Panther, uno dei prossimi cinecomic dei Marvel Studios, sarà nelle sale americane non prima del 6 luglio 2018, e per ora il progetto si avvale solo di due dei protagonisti, ovvero Chadwick Boseman (T'Challa) e Ernie Hudson (T'Chaka).

Pochi mesi fa il progetto poteva aver trovato in Ava DuVernay (Selma) una direzione registica, certezza che invece si è subito infranta a causa di "divergenze creative".

Oggi la regista è tornata a parlare del suo incontro con gli studios che l'ha convinta a non accettare la regia del film:

Per me è stato come capire 'voglio andare a letto con queste persone?' Perché in definitiva era come un matrimonio che sarebbe durato tre anni. Un periodo in cui non avrei fatto altro che concentrarmi su quell'unico progetto. La domanda che mi sono posta è stata 'questa cosa è importante per me?'. Ad un certo punto la risposta sarebbe stata sì, perché ho pensato che ci fosse del valore da poter inserire in quel tipo di materiale immaginario [..] un action movie divertente ed emozionante incentrato su un eroe di colore - un'idea piuttosto rivoluzionaria. Questi film vengono distribuiti in tutto il mondo, da Shanghai all'Uganda e nient'altro creato da me probabilmente raggiungerà così tante persone. Il dibattito è continuato perché è quello che mi interessava. Ma a tutti interessavano cose diverse.

Ciò che porta il mio nome ha un significato per me, come dei figli. Questa è la mia arte. Questo è ciò che continuerà a vivere anche dopo la mia dipartita. Con troppi compromessi non sarebbe stato un film di Ava DuVernay.

La regista ha poi ribadito il suo forte appoggio nei confronti di Chadwick Boseman dicendo che sarà felice di vederlo sul grande schermo nei panni del supereroe.

FONTE: THR

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