Ecco il nuovo Festival di Roma

Annunciata la struttura definitiva del Festival di Roma, gestione Mueller. Pochi cambi ma sostanziali e più attenzione al cinema italiano...

Critico e giornalista cinematografico


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Saranno tutte anteprime mondiali (tranne alcuni possibili casi eccezionali), questa è la prima certezza del nuovo Festival Internazionale del Film di Roma, edizione numero 7, la prima del ciclo Mueller.

Dal 9 al 17 novembre, come già annunciato, il Festival si articolerà con un concorso, chiamato “Selezione ufficiale”, che non avrà più di 15 film (massimo 3 gli italiani) e un Fuori concorso fatto da massimo 6 lungometraggi, a cui si aggiungono CinemaXXI (ovvero Cinema del XXI secolo), sezione che prende un po’ l’eredità di quella che prima si chiamava Extra, e Prospettive Italia (che non casualmente fa echeggiare nelle orecchie “controcampo”), nella quale come dice il nome confluiranno le nuove tendenze del cinema italiano.

Diventa invece autonoma e parallela a tutti gli effetti la sezione Alice della Città, in maniera non diversa da come lo sono a Venezia la Settimana della Critica e a Cannes la Quinzaine des realisateurs, sempre dedicata al cinema per ragazzi con un massimo di 14 film.

Confermata invece la Business street, ovvero la parte dedicata al mercato dei film, attiva dal 14 al 18 novembre.

L’idea è dunque quella di un Festival che abbia le medesime ambizioni in fatto di “selezione film” dei maggiori festival mondiali (i coordinatori principali sono gli stessi che hanno affiancato Mueller negli anni veneziani, mentre una buona parte del comitato selettivo già faceva parte dello staff di Roma), ma che sia più radicato di altri nel proprio territorio, cioè che possa trovare uno specifico nell’attenzione e nella cura alla cinematografia italiana.

Non a caso, ci tiene a precisarlo la direzione, oltre ad una sezione dedicata come Prospettive Italia, il Festival di Roma dedicherà grande spazio ad incontri, eventi, dibattiti, convegni, seminari ecc. ecc. riguardanti lo stato e l’evoluzione del cinema italiano assieme alle principali associazioni di categoria, non dimenticando nè i produttori, nè i distributori, nè i 100autori.

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