E.T. l'extra-terrestre: Steven Spielberg racconta alcune curiosità sulla lavorazione del film
In occasione del 40esimo anniversario di E.T. l'extra-terrestre, Steven Spielberg racconta alcune curiosità sulla lavorazione del film
Stavo lavorando ad uno script sulla separazione e il divorzio dei miei genitori. Era il 1976, quando stavo girando Incontri ravvicinati del terzo tipo. Durante le riprese, eravamo arrivati a quella scena in cui l'extraterrestre scendeva dall'astronave e fa il segno della mano al [personaggio interpretato da] François Truffaut. All'improvviso ho pensato: e se quella piccola creatura non facesse ritorno all'astronave? Se cambiasse programma e lei o lui restasse [sulla Terra]? Se trasformassi la storia sul divorzio in una su un bambino o una famiglia che prova ad assumersi quelle responsabilità che causano il divorzio, in particolare se hai fratelli: devono prendersi cura l'uno dell'altro. Il ragazzino protagonista deve prendersi per la prima volta delle responsabilità su una forma di vita, riempire il vuoto del suo cuore.
Avevo girato Sugarland Express seguendo la sceneggiatura, in continuità. E ho girato anche E.T. in questo modo a causa dell'età degli attori principali, tutti molto piccoli. Volevo che loro sapessero che quello che giravamo oggi accade oggi e domani le prossime tre pagine del copione. Volevo che vivessero il tempo della storia. Le emozioni che provano i personaggi erano realmente presenti sul set: alla fine del film gli attori si salutano per davvero e sanno per davvero di stare per tornare a casa.
Vi ricordiamo che E.T. l'extra-terrestre, dopo la presentazione in anteprima al Festival di Cannes, è uscito negli Stati Uniti il 10 giugno del 1982, in Italia il 7 dicembre dello stesso anno. Qui sotto potete vedere il video completo dell'intervista di Spielberg:
FONTE: DEADLINE