È scontro tra Netflix e l'Hollywood Foreign Press Association, minacce di boicottaggio

Netflix si scaglia contro l'Hollywood Foreign Press Association sul tema dell'inclusione e minaccia di boicottare l'organizzazione

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

Negli ultimi mesi si è alzato un coro di richieste di riforma verso l'Hollywood Foreign Press Association, la potente associazione di giornalisti della stampa internazionale che assegna i Golden Globes. A fare la voce grossa ora è Netflix, che ha minacciato di non lavorare più con l'organizzazione se le cose non cambieranno drasticamente in termini di inclusione e trasparenza.

Il 6 maggio l'HFPA ha votato una proposta che prevede la ricerca di un nuovo CEO, di un responsabile di diversità/uguaglianza/inclusione e altre modifiche all'amministrazione, il coinvolgimento di un'azienda esterna per gestire le violazioni nella condotta e, soprattutto, l'incremento di 20 nuovi membri entro il prossimo anno e del 50% nei prossimi due anni. Ricordiamo che i membri dell'HFPA sono attualmente 86.

In una lettera scritta dal co-CEO Ted Sarandos e pubblicata da Deadline si legge:

Come molti altri nella nostra industria, abbiamo atteso l'annuncio di oggi nella speranza che riconosceste l'ampiezza dei problemi che l'HFPA deve affrontare e forniste una chiara roadmap per cambiare le cose. [...] Il voto di oggi è un importante primo passo, ma non crediamo che le nuove politiche da voi proposte - in particolare riguardo il numero di nuovi membri e la velocità con cui verranno inclusi - possano rispondere realmente ai problemi dell'HFPA riguardo l'inclusione e la diversità, o all'assenza di standard trasparenti su come i vostri membri dovrebbero operare. Quindi concluderemo qualsiasi attività con la vostra organizzazione finché non verranno apportati cambiamenti significativi. [...] Netflix e i talent con cui lavoriamo non possono ignorare il generale fallimento nel rispondere a questi problemi cruciali con urgenza e rigore.

Netflix, secondo quanto riporta Deadline, avrebbe insistito in questi giorni sull'adozione di un codice di regolamentazione per la gestione della stagione dei premi (tra conferenze stampa legate alle nomination, regali e altri elementi che hanno sempre destato molti sospetti) e più in generale sulla stesura di un codice di condotta. Secondo lo streamer, l'associazione dovrebbe più che triplicare i propri componenti, salendo a oltre 300, per riflettere una vera inclusione e diversificazione.

Venerdì sera il presidente dell'HFPA ha risposto alla lettera assicurando che i cambiamenti sono in atto:

Abbiamo ascoltato le vostre preoccupazioni e vogliamo rassicurarvi: stiamo lavorando diligentemente su ciascuna di esse. Vorremmo incontrare voi e il vostro team per rivedere le azioni specifiche che sono già in sviluppo. Un dialogo aperto ci aiuterebbe ad assicurarvi che stiamo rispondendo a queste preoccupazioni nella maniera più rapida possibile.

Tra le altre rassicurazioni dell'HPFA, il fatto che entro un anno e mezzo i componenti aumenteranno almeno del 50%.

Va sottolineata l'importanza di Netflix per la cerimonia dei Golden Globes (per trasmettere la quale il canale televisivo NBC paga 60 milioni di dollari all'anno all'HFPA): lo streamer, quest'anno, ha ottenuto il maggior numero di nomination (ben 42) e ha portato a casa sei premi, tra cui quello per The Crown, La regina degli scacchi e Chadwick Boseman.

Continua a leggere su BadTaste