Dune: Prophecy, il regista Johan Renck parla del suo abbandono: "Sono cambiate molte cose"
Johan Renck ha parlato del suo addio alla regia della serie in sviluppo per il servizio streaming Max intitolata Dune: Prophecy
Durante un'intervista con The Playlist per la promozione del suo ultimo film, Spaceman, Johan Renck ha parlato del suo addio alla regia della serie in sviluppo per il servizio streaming Max intitolata Dune: Prophecy.
Succede a volte, mi è già capitato. Come ho già detto, non mi interessa molto la televisione episodica. [...] A serie come questa lavorano il creatore, gli sceneggiatori, il regista, i vari produttori, il canale, gli attori che cercano di abbracciare l'idea di poter andare avanti per anni e anni. È un mondo diverso da quello dei film.
All'inizio avevano detto: "Questa serie non avrà nulla a che vedere con i film di Villeneuve, saranno una cosa a parte, possiamo farne quello che vogliamo".
Ma poi, le cose hanno cominciato a mutare:
Nessuno può essere ritenuto responsabile, ma sono cambiati i creatori, l'idea per la storia è cambiata e quindi inizialmente era noto come Dune: Sisterhood, poi ha cambiato nome perché è diventato tutt'altro. Ripeto, succede spesso con le serie televisive, perciò devi essere fatto per quel tipo di ambiente. Io non ho mai avuto la stoffa per queste cose.
La produzione di Dune: Prophecy si è tenuta in Ungheria ed è andata avanti anche durante lo sciopero, dal momento che il cast era composto quasi interamente da attori britannici.
Ambientata 10.000 anni prima di Dune, Dune: Prophecy dovrebbe raccontare la nascita dell’ordine delle Bene Gesserit, anche se non è chiaro se la storia è cambiata dopo alcune divergenze creative che hanno condotto all'abbandono di due registi. La serie dovrebbe uscire nell’autunno 2024.
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