Dune 2: il direttore della fotografia sull'influenza di Rogue One e lo "schifoso" trend del bianco e nero
Il direttore della fotografia di Dune 2 parla dell'influenza di Rogue One e lo "schifoso" trend del bianco e nero
In occasione dell'uscita in digitale di Dune 2, il direttore della fotografia Greg Fraiser ha concesso un'intervista a THR, dove ha riflettuto sul suo lavoro per il kolossal fantascientifico. Ecco i passaggi più interessanti.
Il legame con Rogue One
Fraiser è alla prima collaborazione con il regista Denis Villenueve, dopo essersi occupato, tra gli altri, di Rogue One, girato nello stesso deserto di Dune 2. Che impatto ha avuto questa coincidenza?
Non ero preoccupato che potesse essere un problema per Denis; ero preoccupato che potesse essere un problema per me. Non ho percepito che Denis fosse preoccupato per questo, ma il modo in cui l'ho risolto è stato quello di non leggere il libro [Dune]. Non ho nemmeno visto nulla che riguardasse la versione di [Dune] di qualcun altro. Ho parlato solo con Denis, ho letto la sceneggiatura e ho sviluppato uno punto di vista con lui, quindi mi è sembrato un modo molto chiaro e onesto di sviluppare il film. Non sembrava che il film stesse attingendo a qualcosa che esisteva nell'universo o nell'universo di qualcun altro o in qualcosa che qualcuno di noi due aveva fatto.
Ho girato Rogue One in Giordania e poi abbiamo girato Dune nello stesso posto. Ovviamente ci sono delle somiglianze tra i due mondi. Non entrerò nel merito, ma ci sono. Quindi non ho fatto deliberatamente qualcosa di diverso [da Rogue One]. Non c'è stata una decisione consapevole di non fare qualcosa perché era già stato fatto nel film precedente. Mi sento come se avessi lavorato con Denis alla sua versione di [Dune], ed era abbastanza diversa da qualsiasi altra cosa ci fosse in circolazione in modo che si reggesse sulle proprie gambe e avesse la propria voce. E sono abbastanza orgoglioso del fatto che non abbia cambiato la percezione di Rogue One per me o per altre persone. Aveva una voce diversa, e questo è il risultato.
Il trend del bianco e nero
In Dune 2, le scene ambientate sul pianeta Giedi Prime sono in bianco e nero, una modalità tornata in auge recentemente, grazie a film come Oppenheimer e Belfast, tanto da diventare un trend. Riflette Fraiser:
[Il bianco e nero] Può essere visto come una trend, e questo è uno schifo per un regista. Se, all'improvviso, c'è una ragione creativa per girare in bianco e nero, potrei pensarci due volte [ora] perché sembra un trend. Sembra che lo si faccia solo perché è stato fatto in Oppenheimer o in Povere creature o in Belfast. È stato fatto con una tale prevalenza, e a volte questo significa che potresti pensare: “Dovremmo farlo?”.
Quando abbiamo parlato per la prima volta del fatto che il sole di Giedi Prime non avesse colori, stavamo effettivamente parlando di girare in bianco e nero, e ci siamo posti questa domanda. Ci siamo detti: “Va bene, c'è una serie di cose che possiamo prendere come riferimento…”. Questo accadeva prima che uscissero Oppenheimer e Povere creature, ma prima di allora c'erano stati altri film a cui abbiamo fatto riferimento per chiederci: “È un sostegno? È una tendenza? È un problema se lo facciamo in bianco e nero?”. E sì, è un peccato. Girare a colori non è una tendenza, è semplicemente così. Ma purtroppo, poiché si gira in bianco e nero, può essere visto come una tendenza. Quindi è una questione spinosa. Può sembrare che tutti lo facciano e per questo ci si sente un po' in imbarazzo.
Trovate tutte le informazioni su Dune 2 (Dune: Parte due), arrivato il 28 febbraio nei cinema, nella scheda del film.
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FONTE: THR