Dune 2, Denis Villeneuve sulle visioni di Paul Atreides: “Non è importante ciò che si vede, ma ciò che si sente”
Denis Villeneuve ha parlato, insieme a Timothèe Chalamet, delle visioni di Paul Atreides in Dune 2, ora nei cinema
In un’intervista con il New York Times, Denis Villeneuve ha parlato delle visioni di Paul Atreides in Dune 2 e di come funzionano, dichiarando di avere cerato un approccio più scientifico e plausibile e di come l’ambiguità di queste ultime sia un aspetto fondamentale, in funzione del ruolo che ricoprono nella storia:
Ho cercato in tutti i modi di assicurarmi che si potesse spiegare in modo scientifico ciò che accade. Paul è un giovane uomo ipersensibile a questi allucinogeni… psicotici? No, psicotropi. Sostanze psicotrope che danno piccole visioni del futuro. Non volevo che si percepisse l’idea che il suo personaggio sapesse cosa sarebbe successo nel giro di cinque minuti, con il tempo di prendersi un caffè nel frattempo. Sono sogni strani, mistici, veri e propri enigmi. E l’aspetto più importante di quando sogniamo non è ciò che vediamo, ma cosa sentiamo.
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