Due fanposter per A.C.A.B. (All Cops Are Bastards)

E' uscito questo weekend in tutt'Italia  A.C.A.B. (All Cops Are Bastards), il primo lungometraggio di Stefano Sollima. Ecco due fanposter di Daniele Moretti...

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Il grafico Daniele Moretti, che abbiamo già citato in passato in particolare per i suoi artwork dedicati a Man of Steel, ha realizzato due fanposter per A.C.A.B. (All Cops Are Bastards), il film di Stefano Sollima in questi giorni nei cinema italiani.

I poster sono stati realizzati in maniera decisamente "casalinga", come spiega lo stesso Moretti sul suo blog:

La frase "L'italia non è uno stivale, è un anfibio di celerino" è una citazione dal libro di Carlo Bonini, autore del libro da cui è tratto il film.

La realizzazione è ovviamente Home-Made, ma proprio Home visto che le foto me le sono fatte alla buona con i mezzi a disposizione, un Iphone per fotografare la scarpa e la mia compatta per farmi la foto in una tenuta che tentava, con i vestiti a disposizione nell'armadio, di rimandare ad un'immagine di tenuta da sommossa.

I guanti rinforzati da moto con annessa giacca di pelle potevano fare al caso mio. La pistola invece è una bellissima Beretta M9 a Gas che comprai tempo fa da usare come modello per alcuni disegni.

Potete vedere i due poster qui sotto, mentre sul blog di Daniele Moretti trovate alcune foto del backstage.

Tratto dal romanzo di Carlo Bonini e basato su una storia vera, A.C.A.B. (All Cops are Bastards) prende il titolo dall'acronimo di "All Cops are Bastards", un motto nato negli anni settanta all'interno del movimento skinhead e diventato un richiamo universale alla guerriglia anche negli stadi.

Protagonisti della storia Cobra (Piefrancesco Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini), tre "celerini bastardi". Sulla loro pelle hanno imparato ad essere bersaglio perché vivono immersi nella violenza, specchio deformante di una società esasperata, di un mondo governato dall'odio che ha perso le regole e che loro vogliono far rispettare anche con l'uso spregiudicato della forza. Nel momento forse più delicato delle loro esistenze incontrano "il futuro" in una giovane recluta, Adriano (Diele), appena aggregata al loro reparto.

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