DreamWorks Animation: altri licenziamenti all'orizzonte

DreamWorks Animation torna a dare il ben servito ad altri dipendenti con altri licenziamenti all'orizzonte

Redattore per badtaste.


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A ottobre scorso la DreamWorks ha annunciato il licenziamento del 4% dei propri impiegati nelle aree amministrative, nei reparti di produzione televisiva e cinematografica e nel reparto tecnologico "in un quadro di generale riduzione dei costi”.

Lo studio d’animazione, acquistato da NBCUniversal nel 2016, arrivava da un periodo altalenante visto che dopo il successo di Il gatto con gli stivali 2, che ha incassato quasi mezzo miliardo di dollari al cinema su un budget contenuto, c'era stato anche il flop di Ruby Gillman – La ragazza coi tentacoli, che aveva incassato solo 44,9 milioni di dollari in tutto il mondo su un budget di circa 70 milioni di dollari.

Tra i motivi della riduzione nel personale, però, venivano citati anche il protrarsi dello sciopero degli attori (dopo che lo sciopero degli sceneggiatori è durato 5 mesi) e l’aumento generale dei costi di produzione.

La storia non è purtroppo finita perché come riportato da Cartoon Brew, all'orizzonte ci sono altri licenziamenti per la compagnia. Proprio mentre Kung Fu Panda 4 si posizionava primo al botteghino negli Stati Uniti per la seconda settimana di fila, la sede della società a Glendale, in California, veniva scossa con la comunicazione ad alcuni dipendenti che sarebbero stati licenziati.

Lo studio ha preferito commentare la notizia parlando di "fine dei contratti che non sono stati rinnovati", ma si tratta, a quanto pare, di almeno un centinaio di persone che smetterà immediatamente di lavorare per lo studio.

Cartoon Brew ha parlato con numerosi impiegati che hanno preferito restare anonimi, ma che hanno spiegato che a causa della mancanza di nuovi progetti dopo Il robot selvaggio, altri contratti sono destinati a non essere rinnovati. Lo studio intendeva produrre due nuovi progetti per il 2026, ma poi ha deciso di fare retromarcia su Another Me (titolo di lavorazione), un film a tema Bollywood ritenuto "non vendibile" per un vasto pubblico. Di conseguenza, avrebbe comunicato ad alcuni impiegati che il loro lavoro non sarebbe più stato necessario.

L'altro problema, che spiega il numero sempre più esiguo di personale, è che sebbene tutti i film della DreamWorks vengano sviluppati nella sede di Glendal, solamente uno dei tre film previsti per il 2025 è anche animato nella stessa sede. Dallo scorso autunno, infatti, lo studio ha comunicato che per ridurre i costi di produzione del 20% avrebbe iniziato un'esternalizzazione a terze parti, affidando incarichi ad altri studi come Sony Pictures Imageworks in Canada, Jellyfish Pictures nel Regno Unito, Mikros Animation in India e Canada.

Agli impiegati è stato riferito che lo studio spera di tornare a un'operatività "normale" nel 2025, ma è improbabile che torni ai livelli precedenti di personale.

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