Drastico calo di riviste manga in Giappone nel 2018
Indaghiamo nel dettaglio il fenomeno nipponico legato alla fruizione alternativa dei manga
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Non sono buone le notizie che arrivano dal mondo del Fumetto giapponese, almeno per quanto riguarda il tradizionale canale cartaceo dei manga, che prima di essere raccolti in tankobon, vengono solitamente serializzati in capitoli sulle riviste appartenenti alle varie case editrici.
La platea di lettori del Sol Levante sembra sempre più interessata a leggere manga su piattaforme alternative al classico supporto in cellulosa, com'è già consuetudine per i loro vicini della Corea del Sud, per quanto che concerne i manhwa.
Secondo il professor Yashio Uemura, esperto di editoria, la diffusione dilagante di app che offrono gratuitamente fumetti e basate su uno scorrimento verticale delle tavole renderebbe più complicata - se non addirittura innaturale - la lettura orizzontale del mezzo cartaceo alle giovani generazioni digitali.
Dall'altro lato, un collega di studi di Uemura, il ricercatore Kyohei Shibata, sostiene che alcune riviste abbiano adottato metodi creativi per opporsi al declino, specialmente allegando al magazine dei gadget inerenti personaggi delle serie più note. A questo proposito, Shonen Sunday S, edita da Shogakukan, ha visto andare esauriti e in ristampa il numero 31 a giugno e il 35 a luglio, entrambi incentrati su Detective Conan, opera di Gosho Aoyama.
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Tocca un'immagine per scorrere la galleriaFonte: Anime News Network