Dracula: Oliver Jackson-Cohen sul suo 'sì' al ruolo di Jonathan Harker
L'interprete del giornalista antagonista di Dracula racconta quali aspetti apprezza maggiormente della serie
“Il modo in cui funziona in America è che realizzi un pilot e poi aspetti, e ho semplicemente pensato che non fosse quello che mi interessava fare al momento. E poi stavo eseguendo le riprese di un altro show (Mr. Selfridge) nel Regno Unito, che è stato messo in onda negli Stati Uniti sulla PBS, e mi hanno chiamato e detto "Stanno facendo Dracula!. La mia reazione immediata è stata "No!" e poi mi hanno detto "Jonathan Rhys Meyers è stato scelto per la parte di Dracula", e ho pensato "Oh, cavolo, è geniale!"”.
“Hanno preso questo racconto e l'hanno adattato e lo hanno fatto in un modo che lo fa rimanere ambientato nel passato ma tuttavia risulta entusiasmante per il pubblico contemporaneo. Personalmente non conoscevo molto il libro. Ho frequentato una scuola francese, quindi non abbiamo studiato Bram Stoker. Ho semplicemente pensato fosse una cosa geniale. Non è semplicemente un altro show sui vampiri. E' completamente diverso e penso sia qualcosa che non si è mai visto sulla televisione americana”.
“La violenza è solo suggerita ed è un aspetto di maggior impatto rispetto al mostrare tutto. Quando lo guardi si vede poco sullo schermo, ma ci sarà un'immagine molto potente che ti rimane impressa. E tutto questo è molto intelligente”.
Oliver apprezza molto del suo personaggio il fatto che sia in contrapposizione con la figura di Dracula. La nuova versione di Harker, inoltre, ha molti più lati oscuri rispetto al passato perché ha avuto un'esistenza più difficile, è senza soldi, è ambizioso, è innamorato ma ha paura di perdere l'amore di Mina. La determinazione di Jonathan nel voler sistemare la sua vita e avere delle sicurezze per lui e la donna che ama lo conducono a collaborare con Dracula, creando una dinamica molto interessante in grado di affascinare il suo interprete che ha voluto crearne un personaggio imperfetto e in antitesi con il famoso vampiro.
Jackson-Cohen, inoltre, sul set non ha mai preso parte a scene che coinvolgono gli elementi sovrannaturali e vedendo gli episodi è rimasto sorpreso da tutti gli aspetti della trama che compongono le puntate. In futuro, ha anticipato l'attore, Harker diventerà però sempre più oscuro, facendo entrare i due mondi in collisione.
Per quanto riguarda la storia d'amore, Oliver è convinto che sostenga l'intero show e dopo gli episodi tre e quattro si inizierà veramente a capire il mondo in cui vivono i personaggi e le sfide o i problemi che dovranno affrontare.
L'essere cresciuto senza una famiglia è un elemento molto importante per capire la personalità di Harker e spiega anche il motivo per cui il giovane inizialmente stabilisca un rapporto di rispetto e amicizia con Alexander Grayson. Oliver ha spiegato che il loro legame vive una lunga serie di alti e bassi, ma Harker in fondo lo considera quasi come fosse una figura paterna che gli dà quello che ha sempre voluto e si prende cura di lui, anche se si tratta di un inganno.
Il giornalista nei prossimi episodi inizierà a insospettirsi sempre di più nei confronti dell'imprenditore americano e cercherà di capire se deve fidarsi di lui. Harker, tuttavia, si ritroverà in una situazione in cui non può che farsi aiutare da Grayson nonostante i dubbi.
Oliver ha poi spiegato a Collider che la presenza di Jonathan Rhys Meyers nel cast l'ha convinto ad accettare la parte e ne apprezza moltissimo l'impegno e la sua dedizione sul set:
“E' sempre con te, in ogni singola scena e in ogni singolo ciak. Anche quando la telecamera non è su di lui, ci mette tutto il suo impegno. Il suo obbiettivo principale è quello di realizzare lo show al meglio delle nostre capacità. Abbiamo vissuto insieme per diversi mesi. Ora siamo come una famiglia, che è un cliché e tutti lo dicono, ma in questo caso è vero. E' una cosa incredibile poter lavorare con queste persone. Si impara così tanto nel lavorare con questi attori. Lui lo fa da quando era un sedicenne, quindi ormai sono quasi 20 anni. Alcune delle sue storie sono incredibili. Penso inoltre che il suo ritratto di Grayson sia così adatto a quello che richiedeva lo show. Va oltre ogni aspettativa”.
Oliver Jackson-Cohen ha infine ammesso di guardare raramente la televisione ma di essere stato attirato dal progetto grazie alla sua capacità di unire una storia in costume a elementi fantasy, oltre alla particolarità di essere ambientato a Londra ma essere stato realizzato per un network statunitense.
Fonte: Collider