Doug Liman ribadisce di "non aver nulla contro lo streaming" nonostante lo scontro con Amazon per il destino riservato a Road House
In concomitanza con l'arrivo direttamente in streaming del film con Jake Gyllenhaal, il regista aveva criticato la scelta di Amazon di non portarlo in sala, avvenuta contro la sua volontà
Il remake di Road House, con protagonista Jake Gyllenhaal, è arrivato lo scorso marzo direttamente in streaming su Prime Video, contro il volere del suo regista Doug Liman. Quest'ultimo aveva infatti inizialmente firmato con la MGM un contratto che prevedeva la distribuzione in sala del film, ma lo studio è stato poi acquistato da Amazon, che avrebbe arbitrariamente deciso di portarlo in esclusiva sulla propria piattaforma (trovate ulteriori dettagli sull'accaduto qua e qua).
Road House l'ho fatto per la MGM. Non era una società di streaming, è stata acquistata da Amazon e hanno cambiato rotta nei miei confronti. Instigators l'ho fatto per Apple. In verità, non ho mai avuto problemi con i film in streaming.
A parte quello che è successo durante l'uscita, Road House è stata un'esperienza così positiva, e Instigators lo è stata in ogni fase del suo percorso. E sono l'ultima persona al mondo a criticare qualcuno per aver messo qualcosa in streaming. Nessuno è andato a vedere Swingers [suo film d'esordio] [al cinema], al di fuori di un piccolo gruppo [di persone] a New York e Los Angeles. Poi la divisione home video della Disney è intervenuta dicendo: “Pensiamo che la Miramax abbia sbagliato e che questo potrebbe essere un grande film”. Così gli hanno dato una spinta enorme. La mia intera carriera è stata lanciata dalla gente che guardava Swingers a casa.
Ricordiamo che al momento è in sviluppo un sequel di Road House, in cui rivedremo Gyllenhaal nei panni di Dalton. Al momento non è chiaro chi altri tornerà della vecchia squadra, ma alla luce di quanto raccontato è da escludere il ritorno di Liman.
Trovate tutte le informazioni su Road House nella nostra scheda.