Dopo Lo Hobbit, Peter Jackson tornerà ai toni di Creature del Cielo

Intervistato dal New Zealand Herald, Peter Jackson rivela la sua intenzione di invertire la rotta e tornare a raccontare "piccole storie"...

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Cosa si fa dopo aver trascorso anni nella Terra di Mezzo? Se sei Peter Jackson, ricrei King Kong, adatti Amabili Resti, per poi tornare alla Terra di Mezzo. Anche se il viaggio di ritorno non era previsto.

La pre-produzione della Compagnia dell'Anello iniziò nel 1997 e prese il via concretamente nel 1999; il che significa che, per quando il terzo e ultimo film dello Hobbit verrà rilasciato, Peter Jackson avrà speso una buona parte degli ultimi diciassette anni nella Terra di Mezzo (o quantomeno a pensare alla Terra di Mezzo). È il momento di andare avanti? Probabilmente sì. Cosa verrà dopo Tolkien? Piccoli film, dice il regista, specificamente focalizzato su storie neozelandesi.

Jackson dichiara al New Zealand Herald (via The Playlist) che è il momento di pensare in piccolo, dopo Lo Hobbit:

Abbiamo un po' di cose su cui stiamo lavorando, Fran ed io. Le cose che ci entusiasmano di più sono alcune storie della Nuova Zelanda. Vogliamo solo fare un passo fuori dal mondo dei blockbuster di Hollywood per un po' e avevamo già da qualche tempo un paio di storie della Nuova Zelanda da cui pensiamo di poter trarre grandi film. Tipo Creature del Cielo, insomma. Ma una cosa tira l'altra, e non abbiamo mai avuto il tempo.

Nel frattempo, per quanto riguarda La Desolazione di Smaug, aggiunge dettagli sulla sua personale visione di Smaug il Drago:

Smaug non è Lo Squalo, non è un mostro. Smaug è uno psicopatico. È letteralmente un furbo, psicopatico intelligentissimo che giace, in attesa che arrivino i protagonisti.

Stando a quanto dichiarato al New Zealand Herald, Jackson promette inoltre che La Desolazione di Smaug sarà migliore di Un Viaggio Inaspettato, precisando:

I secondi capitoli sono grandiosi, ci vieni catapultato direttamente e in realtà non hanno un vero e proprio inizio, almeno non un inizio tradizionale.

Riflettendo poi sul tempo dedicato alla trilogia dello Hobbit, una sorta di viaggio inaspettato anche per lui, dice:

Rispetto al tempo che mi resta nella mia carriera di cineasta, questo è un segmento di cinque anni, che è saltato fuori all'improvviso. Il mio futuro professionale, adesso, è di cinque anni più breve rispetto a quanto pensavo. Ho pensato che, nel momento in cui intraprendo un progetto, devo godermelo. Ho intenzione di divertirmi. Spero che tutto ciò si rifletterà anche sullo schermo.

Questa dichiarazione sarà di grande conforto per gli ammiratori dei primi film di Jackson, precedenti la sua avventura nel territorio dei film ad alto budget. L'idea di vederlo tornare a gestire film più contenuti dopo aver volato così in alto stuzzica sicuramente la curiosità dei fan, e non solo.

Resta da capire come Jackson concilierà questo desiderio di raccontare piccole storie con l'approssimarsi del prossimo film dedicato a TinTin, di cui dovrebbe curare la regia.

 

Scritti da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro, i tre film sono un adattamento del romanzo omonimo di J.R.R. Tolkien e dalle appendici del Signore degli Anelli.

Diretto da Peter Jackson, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato è uscito il 13 dicembre 2012 in Italia e uscirà il 12 novembre 2013 in home video in edizione estesa. Il secondo film, Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.

Quanto attendete il film? Potete votare il vostro BAD Hype nella nostra scheda!

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