Dopo James Cameron, anche Guillermo del Toro parla di Gravity

Dopo i commenti di James Cameron, arrivano anche quelli di Guillermo del Toro: Gravity (leggi la recensione) viene mostrato in questi giorni al Toronto Film Festival e le reazioni sembrano positive praticamente all'unanimità.

Il regista di Pacific Rim ha commentato la pellicola su TheWrap, confessando di averlo già visto quattro volte (inclusa la premiere di Toronto):

E' un film pazzesco. Penso che sia uno dei film fantascientifici meglio progettati, è elegante e potente. Senza dubbio Cuaron ha utilizzato ciò che aveva creato in I Figli degli Uomini e si è spinto ancora più in là.

Del Toro, che spesso scambia opinioni e appunti con i registi suoi amici (incluso Cuaron), ha aggiunto che in questo caso ha trovato difficile dare del feedback su un film tecnicamente così avanzato:

Gli ho dato delle idee e lui ne ha date a me. Fin dal via libera al film, da quando mi ha fatto vedere le prime simulazioni, sapevo che sarebbe stato un film speciale. La cosa difficile nel dargli dei suggerimenti era che stava utilizzando un processo molto malleabile per fare questo film. Quello che adoro di Gravity è che si tratta un film di genere, ma funziona in una maniera tutta sua, unica.

Del Toro, infine, si è detto ispirato dal film di Cuaron:

Posso ripensare a quasi 30 anni fa, quando ci incontrammo per la prima volta. Abbiamo lo stesso tipo di rapporto anche ora. Quando vedo un suo film desidero essere un regista migliore, mi spinge a migliorarmi.

La pellicola uscirà il 4 ottobre 2013. Girato in 3D e con un massiccio uso di CGI, il film è uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni, e include lunghissimi piani sequenza molto complessi da realizzare.

Cosa ne pensate? Potete dircelo in questo topic del Forum Cinema!

Sandra Bullock è la Dottoressa Ryan Stone, un geniale ingegnere medico alla sua prima missione sullo shuttle assieme all'astronauta esperto Matt Kowalsky (George Clooney) al comando del suo ultimo volo prima di ritirarsi. Ma quella che sembrava un'operazione abitudinaria, sfocia nel disastro. Lo shuttle viene distrutto, lasciando la Stone e Kovalsky completamente da soli, collegati a nulla se non l'uno all'altra, ruotando verso l'oscurità.

Il silenzio assordante conferma che hanno perso qualsiasi contatto con la Terra, e con esso qualsiasi possibilità di salvezza. Mentre la paura si trasforma in panico, ogni boccata d'aria si mangia quel poco di ossigeno che rimane.

Ma l'unica strada verso casa potrebbe essere spingersi ancora più lontano nella terrificante distesa dello Spazio.

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