DOOM Eternal, il rinvio ha costretto gli sviluppatori agli straordinari
Marty Stratton, executive producer di DOOM Eternal, ha svelato come sia stato utilizzato il tempo extra concesso al gioco dopo il rinvio di qualche mese.
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Raggiunto dai microfoni di VG24/7, l'executive producer del gioco, Marty Stratton ha sottolineato come questo tempo extra sia stato sfruttato a dovere dai suoi colleghi per rifinire ulteriormente una produzione che si prospetta una discreta bomba, come abbiamo anche sottolineato nel nostro recente hands-on.
E' il miglior gioco a cui abbia mai lavorato. E penso che non avrei mai potuto dirlo, se non avessimo avuto del tempo extra. Il gioco era finito, non abbiamo aggiunto nulla a quanto non fosse già stato realizzato, ma il rinvio ci ha permesso di rimediare a decine e decine di bug.
Naturalmente è stata anche toccata la spinosa questione del crunch time, argomento di cui si sente parlare piuttosto spesso in questo periodo.
Ci abbiamo dato dentro per buona parte dello scorso anno. Ma siamo andati per fasi. Avevamo una sorta di rotazione, affinché ci fosse sempre qualcuno che se la prendeva più comoda, così che poteva recuperare. Penso che nell'organizzazione del lavoro siamo stati assolutamente rispettosi nei confronti di ognuno.
Noi aspettiamo con grande trepidazione il ritorno della saga e voi? Ditecelo nei commenti.
Fonte: VG24/7