Donald Trump invia una diffida per impedire che The Apprentice venga distribuito nei cinema americani
Donald Trump ha fatto la prima mossa per impedire che The Apprentice di Ali Abbasi esca al cinema, e ha inviato una diffida
È ufficiale: il team di Donald Trump, come promesso, ha fatto la prima mossa per impedire che The Apprentice esca al cinema negli Stati Uniti.
LEGGI - la recensione
Qualche giorno fa vi avevamo rivelato che il portavoce di Trump aveva minacciato una causa per diffamazione per il modo in cui l'ex presidente viene ritratto nel biopic con Sebastian Stan e Jeremy Strong. Il primo passo sembra invece essere una diffida lunga tre pagine, nella quale si legge:
"Il film si presenta come una biografia fattuale del signor Trump, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità [...]
"È un miscuglio di menzogne che diffama ripetutamente il presidente Trump e costituisce un'interferenza diretta straniera nelle elezioni americane [...]Se non cesserete immediatamente e non desisterete dalla distribuzione e dal marketing di questa farsa diffamatoria, saremo costretti a perseguire tutti i rimedi legali appropriati [...]
"Avete tempo fino al 27 maggio 2024 per rispondere con il vostro accordo a conformarvi immediatamente a questa richiesta. Il presidente Trump si riserva tutti i diritti di intervenire.
I produttori hanno risposto prontamente spiegando che "Il film è un ritratto equo e bilanciato dell'ex presidente, e vogliamo che tutti lo vedano e poi decidano." Lo stesso Abbasi, durante la conferenza stampa di presentazione del film a Cannes, aveva commentato con scetticismo il tono guerrafondaio del team di Trump: "Tutti parlano del fatto che lui fa causa a molte persone, ma non parlano del suo tasso di successo [con quelle cause]".
Va detto che stavolta il vero successo potrebbe risultare in un nulla di fatto nel trovare un accordo con un distributore, visto che Trump potrebbe essere rieletto alla Casa Bianca e tutti conoscono bene il suo spirito vendicativo. Sale quindi l'attesa per un eventuale premio a Cannes, che potrebbe rassicurare i potenziali interessati a distribuire la pellicola.
Fonte: Variety