Dogma: Kevin Smith accusa Harvey Weinstein di tenere i diritti del film "sotto ostaggio"

A distanza di 20 anni dall’uscita al cinema di Dogma, Kevin Smith aveva spiegato come mai il film non fosse disponibile in digitale.

Redattore per badtaste.


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Qualche anno fa, a distanza di 20 anni dall’uscita al cinema di Dogma, Kevin Smith aveva spiegato come mai il film non fosse disponibile in digitale.

Smith aveva chiarito che si trattava di una questione di diritti:

La Disney possedeva la Miramax nel 1999. Dogma aveva scatenato le proteste della Catholic League, quindi la Disney permise ai fratelli Weinstein di comprare il film (che è ancora loro). La Lionsgate lo ha distribuito nei cinema e la Sony in home video. Ma l’opzione del digitale non esisteva ancora ai tempi dell’accordo.

Durante un'intervista con The Wrap per promuovere Clerks III, Kevin Smith ha confermato che i diritti sono ancora di Harvey Weinstein e ha accusato il produttore di tenerli "in ostaggio" chiedendo fin troppi soldi:

Ho scoperto che ha provato a vendere i diritti a 5 milioni di dollari, a un prezzo troppo alto per il film. Vi prego, dite a quella compagnia che non voglio averci nulla a che fare se lui è ancora coinvolto. [...] Noi avevamo provato a fare un'offerta e ci sentivamo sporchi perché non volevamo dargli soldi. Ma al contempo parliamo di un mio film, che è in mano sua, sotto ostaggio. Il mio film sugli angeli ce lo ha il diavolo in persona. [...] Abbiamo fatto un'offerta che è stata rifiutata, poi un'offerta più alta altrettanto rifiutata.

Guardate, amo Dogma come tutti, ma innanzitutto non ho 5 milioni di dollari, e poi non si tratta più di qualcosa di sostenibile. Viviamo nell'era dello streaming. [...] Non so cos'altro si possa fare, non si può fare molto. Si potrebbe fare una campagna mediatica, ma non credo che quel tizio legga ancora i giornali.

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