Doctor Strange 2: lo sceneggiatore spiega perché il film si conclude in quel dato modo

Lo sceneggiatore di Doctor Strange 2 spiega perché per il film diretto da Sam Raimi, sia stato scelto quel dato finale...

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Spoiler Alert
Il ventottesimo film del Marvel Cinematic Universe, Doctor Strange 2 di Sam Raimi, sta affrontando il suo secondo fine settimana di permanenza nei cinema di quasi tutto il mondo.

Chi ha ha già avuto modo di vedere la pellicola di Sam Raimi sa bene che si conclude con un beffardo cliffhanger finale. Nell’ultima scena, possiamo vedere Doctor Strange uscire di casa. All'improvviso comincia a contorcersi piegandosi a terra: sulla sua fronte compare un terzo occhio, simile a quello di Sinister Strange, un vero e proprio segnale della corruzione del Darkhold. Inevitabilmente il pubblico è portato a domandarsi: sarà diventato malvagio?

Per conoscere la risposta a questa domanda dobbiamo, naturalmente, attendere di scoprire quello che i Marvel Studios di Kevin Feige and co. hanno in serbo per il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch.

Intanto, chiacchierando con Rolling Stone, lo sceneggiatore di Doctor Strange 2, Michael Waldron, spiega perché sia stato scelto proprio quel finale:

Inizialmente avevamo un happy end. E pensavamo che per essere un film dove accade un sacco di roba brutta, ci ritrovavamo ad avere un finale davvero felice. E non ci pareva del tutto appropriato. Continuavamo a pensare all'avvertimento dato da Mordo a Strange nel primo film, al fatto che avrebbe dovuto pagare un conto. Poi Wong che lo ammonisce per aver preso possesso del suo stesso cadavere. Possibile che non subisse alcuna conseguenza? Poi ci pareva anche un notevole omaggio ai grandi colpi di scena finali dei film horror.

Trovate tutto quello che c’è da sapere su Doctor Strange nel multiverso della follia, il lungometraggio diretto dall’acclamato Sam Raimi, nella nostra scheda del film.

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