Django Unchained: Antoine Fuqua difende Tarantino dalle critiche di Spike Lee

E' il regista Antoine Fuqua a difendere Quentin Tarantino e il suo Django Unchained dalle critiche mosse da Spike Lee qualche giorno fa...

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Il potenziale "da Oscar" di Django Unchained si misura anche attraverso le polemiche che scatena - un grande classico per le pellicole che fanno maggiormente parlare di sè in vista degli Academy Awards.

Ecco quindi che non stupisce il fatto che si discuta molto sulle dichiarazioni di Spike Lee il quale, all'alba dell'uscita del film negli Stati Uniti (dove ha incassato ben 64 milioni di dollari nel suo primo weekend), ha detto che non lo andrà a vedere perché "manca di rispetto ai miei antenati". "La schiavitù in America non è stata uno spaghetti western di Sergio Leone," ha scritto su Twitter il regista. "E' stato un olocausto".

A difesa della pellicola e di Tarantino si è oggi alzata la voce di Antoine Fuqua (Training Day), che dal Capri Hollywood Film Festival ha dichiarato quanto segue:

Tarantino non ha un osso razzista nel suo corpo. [Spike Lee non ha avuto tatto,] non è questo il modo di fare. Se non sei d'accordo su come un collega fa qualcosa, lo chiami, lo inviti a bere un caffè e ne parli con lui. Non rilasci dichiarazioni pubbliche.

Fuqua non ha ancora visto il film, ma è convinto che la coerenza con l'ambientazione e il contesto siano molto importanti in una ricostruzione:

Si suppone che nei film venga presentata almeno una parte di verità e di realtà, e se ambienti un film negli anni cinquanta dell'ottocento, è normale che si senta la parola "nigger". E' il modo in cui parlavano all'epoca. Inoltre, è normale che si parli della schiavitù, perché faceva parte della realtà dell'epoca. Io voglio che i miei figli sentano queste parole nel giusto contesto, così da capire che quel linguaggio nel nostro contesto attuale non è corretto.

Tarantino, comunque, non è mai stato particolarmente politically correct e questo già in passato ha attirato su di lui critiche: lo stesso Spike Lee si era lamentato dell'uso eccessivo di certi termini in Jackie Brown.

A seguire la sinossi:

Ambientato nel Sud degli attuali Stati Uniti, due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, Django Unchained vede protagonista il premio Oscar® Jamie Foxx nel ruolo di Django, uno schiavo la cui storia brutale con il suo ex padrone, lo conduce faccia a faccia con il cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schultz (il premio Oscar® Christoph Waltz). Schultz è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle – vivi o morti. Il successo dell’operazione induce Schultz a liberare Django, sebbene i due uomini scelgano di non separarsi. Al contrario, Schultz parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud con Django al suo fianco. Affinando vitali abilità di cacciatore, Django resta concentrato su un solo obiettivo: trovare e salvare Broomhilda (Kerry Washington), la moglie che aveva perso tempo prima, a causa della sua vendita come schiavo.

Django Unchained uscirà in Italia il 17 gennaio. Voi quanto lo aspettate? Potete dircelo votando il box BAD Hype! nella scheda del film.

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