District 10: Neill Blomkamp vuole mantenere lo stesso approccio avuto con il primo film
Il regista Neill Blomkamp ha nuovamente parlato di District 10 e dell'approccio che vorrebbe mantenere nella realizzazione
Penso che l'approccio che abbiamo avuto con il primo film sia quello corretto, è solo una questione di sceneggiatura. Se nella sceneggiatura accadono più cose allora c'è bisogno di più soldi. Ma credo che sarebbe comunque qualcosa di molto essenziale e ridotto all'osso, per quanto possibile. Diventa qualcosa di più agile e creativo, e personalmente la cosa mi piace.
Ecco, a seguire, la sinossi di District 9:
Negli anni ’80 sono arrivati gli alieni. Stavolta però non sono atterrati a Manhattan o in qualche sperduto paesino campagnolo degli Stati Uniti ma si sono fermati con un’astronave gigante sopra Johannesburg senza muoversi più. C’è stato bisogno che un convoglio terrestre andasse a vedere cosa conteneva quella nave apparentemente immobile per scoprire milioni di alieni denutriti, sporchi e in condizioni pessime. Da quel momento per 20 anni i visitatori sono stati stipati in una baraccopoli di Johannesburg creata per l’occasione: il distretto 9. Un luogo dove le creature da un altro pianeta sono trattate come animali, dove regnano caos e anarchia e dal quale ogni tanto scappano facendo incursioni in città che non portano altro che risentimento e xenofobia nella popolazione locale. Ora è arrivato il momento di spostarli da qualche altra parte, ma è a casa che vogliono tornare.
Cosa ne pensate delle parole del regista su District 10? Ditecelo nei commenti!