Disneyland: i cast member spaventati al pensiero delle riaperture dei parchi
io9 ha effettuato un'inchiesta fra alcuni dipendenti di Disneyland che hanno espresso tutte le loro preoccupazioni in vista delle riaperture
Da una parte le preoccupazioni di una larga fetta di cast member, preoccupazioni che sono state poste all'attenzione della Disney da parte delle varie Unioni Sindacali, dall'altra l'aumento di casi di nuovo Coronavirus che ha portato lo Stato della California a decidere di rimandare a dopo il 4 luglio la promulgazione delle linee guida relative al settore dei parchi a tema.
Jason (nome di fantasia) spiega:
Non è che non vogliamo lavorare. Non è che non ci interessa riportare la magia in questo luogo. È che siamo spaventati. Non sappiamo quanto possa essere rischioso per noi, ma sappiamo che il fattore di rischio è comunque presente. E si tratta di qualcosa per cui nessuno di noi ha firmato.
Abbiamo ancora alcune preoccupazioni in materia di sanità e sicurezza, motivo per cui abbiamo spedito la lettera al governatore. Questo ci ha fornito più tempo per continuare a studiare ed esaminare tali preoccupazioni cercando di risolverle.
Il video promozionale che vi proponiamo qua sotto fa vedere che, effettivamente, ci sono cast member che non vedono l'ora di tornare in "azione", cosa specificata dallo stesso Duarte fra l'altro, ma questo nulla toglie alle preoccupazioni di altri lavoratori che, come Nestor e Paige (nomi di fantasia), hanno paura di essere buttati in prima linea in questa riapertura:
Anche noi abbiamo delle vite. Abbiamo una famiglia, degli amici. Se, da una parte, voi venite a Disneyland per divertirvi e passare una bella giornata, noi siamo qua per lavorare. Credo ci sia una grande divisione fra l'eccitazione per la ripartenza delle attività dei parchi provata dal pubblico e i cast member, perché i visitatori non riescono a capire davvero il nostro punto di vista.
I principali nodi da sciogliere, nei parchi americani, sarebbero quelli dei test per il COVID-19 e l'utilizzo obbligatorio delle mascherine da parte dei visitatori.
Le Unioni Sindacali starebbero spingendo per far sì che i cast member vengano dotati di mascherine gratuite, possibilità di richiedere e sottoporsi a test per il nuovo Coronavirus, livelli di sicurezza aumentati per la tutela dei clienti, ferie pagate per i dipendenti che contraggono il COVID-19, congedo familiare garantito per questioni collegate al Coronavirus e la possibilità di "rinunciare" al ritorno al lavoro nelle settimane iniziali per motivi medici o personali (senza che i diritti collegati al congedo non retribuito non vadano a decadere).
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Duarte spiega che la Disney ha risposto positivamente ad alcune richieste, come le mascherine gratis per i cast member, ma starebbe respingendo le altre, come ad esempio i test. La compagnia starebbe anzi incoraggiando i dipendenti a provvedere in maniera autonoma.
Per quanto riguarda l'impiego delle mascherine da parte del pubblico, i timori riguardano il fatto che nei parchi americani tutto potrebbe essere gestito in maniera molto meno civile che in Asia. Se a Shanghai Disneyland e Hong Kong Disneyland la norma viene seguita da tutti perché, da quelle parti, sono maggiormente abituati all'impiego di dispositivi di protezione personale, negli Stati Uniti (e non solo) le mascherine sono diventate una vera e propria questione politica e c'è chi decide di non portarle in quanto "repressione della libertà personale".
I cast member sanno bene che, anche in presenza di obbligo di indossare la mascherina all'interno di Disneyland e delle relative attrazioni, i clienti sanno essere furbi e possono aggirare la norma in svariate maniere, ad esempio portando una bottiglietta e fingendo di bere di continuo o levandosele una volta saliti su una attrazione.
Vi terremo aggiornati sull'evolversi della situazione.
Vi invitiamo a prendere visione di quanto indicato sul sito del Ministero della Salute in merito al nuovo Coronavirus.
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